Dopo le “figuracce” fatte con il busto di Mussolini conservato in casa e con l’attentato “ agli anziani musicisti” in Via Rasella, l’on. La Russa dimostra ancora una volta di non poter ricoprire la carica di Presidente del Senato.
La Russa è un affermato avvocato, un uomo di legge, come fa a non leggere nella nostra Costituzione una inequivocabile, ferma condanna dell’epoca fascista, solo perché non c’è la parola “antifascismo”?
L’ispirazione antifascista della Costituzione emerge chiaramente in ogni articolo. Si esprime, come ha detto un grande costituzionalista, Valerio Onida“ nella cura con la quale…………… si stabiliscono regole e si prevedono garanzie intese a contrastare il pericolo del ritorno a concezioni autoritarie e totalitarie dello Stato”.
Si esprime all’art.1 laddove è scritto che “l’Italia è una Repubblica democratica” e che “la sovranità appartiene al popolo”. Solo al popolo e non più ad un re o a un duce.
All’art. 3 che cancella definitivamente le leggi razziali antiebraiche ed impedisce il sorgere di ogni altra forma di razzismo perché “ tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge , senza distinzioni di razza”.
All’art.11 dove si afferma che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli “. Mentre Mussolini era dell’idea “che la guerra è il fenomeno che accompagna lo sviluppo dell’umanità”. Parole pronunciate in un discorso tenuto alla Camera nel maggio del 1934. E spinse l’Italia nelle tragiche avventure delle guerre coloniali e, nel 1940, nella catastrofe di una seconda guerra mondiale a fianco della Germania di Hitler.
Agli articoli 21 e 49 che riconoscono a tutti i cittadini il diritto “di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione “ e il diritto “ di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Diritti calpestati con le violenze e le sopraffazioni delle squadracce di Mussolini e definitivamente cancellati con le leggi fascistissime.
Potrei continuare, ma mi limito a ricordare la dodicesima disposizione contenuta nell’ultima parte della Costituzione laddove è stabilito il divieto di “riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.
L’on. La Russa, anziché annunciare querele, si rassegni. La nostra Costituzione, approvata dalla Assemblea costituente con una larghissima maggioranza, in ogni sua parte condanna senza appello il regime fascista.
Ci ha fatto sapere che domani 25 aprile, dopo aver accompagnato il Presidente della Repubblica all’Altare della patria, volerà a Praga per visitare il campo di concentramento di Theresieristadt e per rendere omaggio a Jan Palach eroe della resistenza cecoslovacca contro la dittatura imposta al suo Paese dall’Unione sovietica. A Praga avrebbe potuto andarci il prossimo 16 gennaio, giorno in cui Jan Palach si diede fuoco e che dal 2014, nella Repubblica ceca, è il Giorno del ricordo di quel giovane. Domani, invece, è il “nostro” Giorno del ricordo. Come seconda carica dello Stato avrebbe dovuto decidere di rimanere in Italia e partecipare a qualche manifestazione o andare in visita in uno dei luoghi dove sono state commesse le stragi nazifasciste.
Giovanni Fratini
Ares
Non d certo il mio e neanche x la maggioranza degli Elbani. Serve solo, come giorno d festa, oltre i vostri bla, bla, bla e lo sapete….
25 Aprile 2023 alle 19:38
Claudio
Nel rispetto costituzionale le sue azioni saranno giudicate dai posteri.
24 Aprile 2023 alle 14:18