Assoviaggi Isola d’Elba, associazione delle agenzie di viaggio, interviene sul referendum che vede la cittadinanza di Marina di Campo votare domenica 23 aprile sull’allungamento della pista. “ Serve un aeroporto dell’Isola d’Elba funzionante e sviluppato – dichiara Simone Manca, Presidente della sede elbana dell’associazione – è prioritario migliorare la qualità dei servizi e dei voli e non certo restare immobili o peggio incamminarsi sulla strada della chiusura dell’impianto. In questo senso l’allungamento della pista aeroportuale, nodo centrale del dibattito e oggetto del referendum, diventa fondamentale per la sostenibilità economica dei voli e di conseguenza per la sua effettiva operatività in campo nazionale e internazionale. Nel turismo di oggi, appunto, non si può prescindere dalla presenza di un aeroporto che permetta connessioni internazionali con aerei che per dimensioni e tipologia sono in dotazione a compagnie aeree europee disposte a farvi linea. L’attuale aeroporto dell’Elba non ha caratteristiche tali che consentano di entrare a pieno titolo nei circuiti delle compagnie aeree, neppure quelle minori. Per nessuna compagnia aerea è economicamente interessante fare linea sull’Elba con le attuali condizioni “. “Dobbiamo pensare – aggiunge Manca – che dalla diversificazione dei canali di accesso all’isola non possono che derivare sviluppo di opportunità turistiche nazionali, ma soprattutto internazionali, oltre ad una minore dipendenza dai trasporti più tradizionali. Ed è importante sottolineare – continua Manca – che il turismo elbano è nato e cresciuto senza questa infrastruttura perché gli è sempre stato sufficiente il turismo di prossimità e perché la permanenza media dei turisti stranieri poteva permettere loro di investire più tempo per venire all’Elba, ma il modo di fare turismo è cambiato: i clienti, sia nazionali che stranieri fanno più viaggi l’anno, ma di minore durata e il fattore tempo sta diventando determinante. Negli ultimi 20 anni l’Elba ha lentamente, ma inesorabilmente perso quote di mercato, le stagioni sono diventate più corte e si è fatta fatica a mantenere i livelli di presenze del passato. Uno dei motivi discriminanti è proprio quello che l’Elba è rimasta fuori dal circuito aereo e non ha saputo attrarre in modo importante i turisti stranieri per l’impossibilità di essere raggiunta in tempi rapidi. Anche i turisti italiani viaggiano sempre più spesso all’estero facendo mancare presenze al turismo elbano, ne sono la riprova le stagioni appena passate, dove a causa della pandemia una fetta di mercato è stata obbligata a scegliere destinazioni vicine invece di volare all’estero e l’Elba ne ha beneficiato. All’Elba serve un aeroporto che possa fare la differenza perché quello che abbiamo avuto finora non lo è mai stato né sarà mai in grado di svolgere questo ruolo, pertanto non c’è che una soluzione: allungare la pista di questo aeroporto nel modo più efficace e meno impattante possibile e lavorare alacremente per allacciare collaborazioni con compagnie aeree, tour operator e charter per portare traffico interessante al nostro turismo. Non siamo contrari al fatto di dover tener conto della volontà dei cittadini di Marina di Campo – conclude il presidente Assoviaggi – ma la struttura aeroportuale della Pila crediamo che sia un patrimonio di tutti gli elbani e forse le decisioni in merito ad essa dovrebbero essere prese tenendo conto dei pareri di tutte le componenti del territorio isolano “.
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