Il 16 aprile 1814, il Gen. Dalesme emise un decreto col quale tutto il territorio dell’Elba veniva dichiarato in stato d’assedio. Ma si trovò a fronteggiare l’ammutinamento della parte delle sue truppe. A Portoferraio, il Dalesme risolse il problema facendo uscire, senz’armi, dalla cinta della Piazza, tutti quanti i soldati della Guarnigione e rimise alla loro volontà il restare o partire. Gran parte di quelle inquiete milizie dichiarò di non voler più servire e s’imbarcò per Piombino.
(Tratto dal libro “Porto Azzurro nascita, vita e vicende” di Valdo Vadi).
Il 16 aprile 1548, Cosimo dè Medici esprime con chiarezza la necessità strategica di una fortificazione militare nella baia di Portoferraio.
Questo il testo della sua volontà: Il porto dell’Elva (…) è di tale importanza, se fosse occupato da chi desidera perturbare le cose d’Italia, che harebbe la via facile di poter far ciò che volesse perché quel sito è forte per natura; il porto capace di ogni grande armata e il luogo è vicino a più luoghi dove si potrebbe far danno.
(Tratto da lo “Scoglio n. 99).