Cos’è e come funziona una Comunità energetica rinnovabile

Se ne parla a Portoferraio al Salone della Parrocchia di San Giuseppe dalle 17,30 alle 19,30

“Cos’è – Come funziona”, il ciclo di iniziative organizzato da Legambiente Arcipelago Toscano e giunto al suo quinto appuntamento, venerdi 14 aprile si sposta dall’Aula Verde Blu di Mola al Salone della Parrocchia di San Giuseppe (gentilmente concessa) in Via Don Pietro Berti alla Sghinghetta  a Portoferraio. L’orario resta lo stesso: dalle ore 17,30 alle 19,30 e l’argomento è di scottante attualità: “Cos’è e come funziona una Comunità Energetica Rinnovabile”.

Infatti, il governo – dopo l’Ok dell’Unione europea – sta definendo i decreti attuativi e il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha evidenziato che «Se sapremo svilupparle come sistema Paese, le Comunità energetiche si riveleranno un’enorme fonte di sviluppo economico sostenibile e di coesione sociale», mentre la Regione Toscana nel novembre 2022 ha approvato con un voto bipartisan «Una legge per dare ulteriore impulso alla promozione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer), quali punti focali della transizione energetica e strumenti fondamentali per la creazione di nuovi modelli di economia ecologica, basati sul localismo energetico ed il contrasto alla povertà energetica», e prevede stanziamenti iniziali per 20 milioni di euro.

Il Circolo Laudato Si’ Elba organizza l’incontro di enerdi 14 aprile insieme al Cigno Verde e Nunzio Marotti, Animatore Laudato Si’ e referente del Circolo, sottolinea: «Continua l’impegno per la cura del nostro pianeta e per la solidarietà. Su invito di papa Francesco, crediamo che sia giunto il momento di dar vita in ogni comune elbano alle comunità energetiche rinnovabili (Cer), che lui chiama “cooperative per lo sfruttamento delle energie”. E’ una realtà considerata prioritaria dalla Chiesa italiana (Settimana sociale di Taranto), che invita i cattolici al coinvolgimento e alla partecipazione. Le Cer costituiscono un significativo impegno dal basso, capace di rafforzare i legami comunitari, di diminuire i danni per il pianeta, di far risparmiare sulla bolletta energetica e venire incontro alle povertà energetiche. Ben vengano altre iniziative analoghe: tutte contribuiscono a rispondere ad un’urgente necessità».

E il terreno da recuperare è molto, Nel giugno 2022 si è tenuto l’incontro online  “Le Comunità energetiche” (organizzato e fortemente voluto da Silvia Beccari, ambasciatrice europea per il patto climatico, che ha fatto emergere il forte interesse e la volontà dei cittadini di aprire nuove strade verso l’indipendenza da fonti energetiche tradizionali, per percorre cammini innovativi e meno dannosi per l’ambiente, Durante l’incontro Beatrice Lori, cittadina elbana e neolaureata del corso magistrale in Green economy and sustainability dell’Università di Ferrara, ha presentato il caso studio dell’Isola d’Elba e ha ricordato che «L’economia dell’Isola si basa essenzialmente sul turismo, settore che richiede ingenti quantità di ogni tipo di risorse: acqua, cibo ed energia sono solo alcuni esempi. Queste risorse, ad oggi, vengono importate prevalentemente dal “continente”, creando un forte impatto negativo sull’ambiente. In risposta alla volontà di ridurre tale impatto, nel 2012 è stato redatto un Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes) all’Isola d’Elba – primo passo verso una possibile Comunità energetica rinnovabile –, firmato da tutti i sindaci degli allora 8 comuni dell’Elba, con la partecipazione della Provincia di Livorno. Il progetto si proponeva di rendere l’Elba la prima isola del mediterraneo a zero emissioni. Il Paes è un documento estremamente preciso e dettagliato in cui sono stati individuati degli “assi di intervento”, tra cui il miglioramento dell’efficienza energetica e il sostentamento da fonti rinnovabili. Ogni Comune ha dichiarato gli obiettivi e le strategie per mettere in pratica tutte le “azioni” dichiarate, ma effettivamente ad oggi non sono mai stati pubblicati i “rapporti di monitoraggio” biennali che avrebbero dovuto riportare il grado di avanzamento e realizzazione del Piano. Ecco che questo caso studio rappresenta uno dei tanti esempi di “smarrimento” delle istituzioni che, seppur avendo in teoria alternative e progetti estremamente validi, il passaggio alla fase di implementazione pratica risulta sempre difficoltoso o inesistente».

Fortunatamente, come dimostra la Comunità energetica rinnovabile in via di realizzazione a Marciana Marina e che vede il comune protagonista, l’atteggiamento sta cambiando e il 14 aprile a “Cos’è – Come funziona” parteciperà – e risponderà alle domande del pubblico – anche la responsabile nazionale energia di Legambiente Katiuscia Eroe che conclude: «Ci serve una politica seria in termini di efficienza energetica e dobbiamo tornare a investire sulle rinnovabili, a piccola e grande scala. Le comunità energetiche sono importanti, soprattutto dal punto di vista sociale, occorre semplificare e mettere in campo una grande operazione culturale sui territori, coinvolgendo cittadini e imprese in una sorta di co-progettazione».

“Cos’è – Come funziona una Comunità energetica rinnovabile è un’attività valida per i PCTO – Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento

Tutti sono invitati a partecipare

Info: legambientearcipelago@gmail.com – 3398801478

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