Sviluppare aeroporto è utile alla sostenibilità ambientale

di Alatoscana SpA

Apprezziamo l’intervento del Dott.Preziosi di Italia Nostra, svolto molto garbatamente, non a fini polemici , ma con l’intenzione di dare un contributo per una decisione responsabile da parte dei Soggetti Elbani interessati.

Le decisioni vanno prese conoscendo le reali possibilità ed alternative e valutandone anche le conseguenze ed a questo fine riteniamo di dover precisare quanto segue.

Alatoscana prima di proporre l’analisi di fattibilità in oggetto ha ovviamente valutato tutte le possibili alternative per evitare, se possibile, investimenti rilevanti ed impatti significativi sul territorio:

– L’ipotesi di continuare l’operatività con i vecchi Dash 8-300 è stata oggetto di ricerche in tutta Europa. Non esistono più Dash 8-300 operativi nell’Aviazione Commerciale non incentivata, pochi esemplari operano ancora in Norvegia e Grecia per i collegamenti con le isole come servizio pubblico, ma non sono disponibili ad operazioni commerciali per il mercato italiano.

Nel 2019 l’unico Dash 8-300 disponibile era a noleggio, in Canada, con un costo di solo riposizionamento di circa € 80.000 oltre ai costi di noleggio e con la necessità di trovare poi in Europa una Compagnia Aerea disponibile a gestirlo sopportandone  tutte le sicure perdite relative. Mission impossible!!

– La possibilità di utilizzo del Let 410, aereo da 15 posti non pressurizzato, è quasi unicamente sulle rotte nazionali, non potendo questo velivolo superare le Alpi.

Va inoltre considerato che l’attuale operatività del Let 410 è con un programma di Continuità Territoriale, finanziato nel 2023 per nove mesi con € 1.150.000. Volendo potenziare i voli, triplicandoli , come suggerito da Italia Nostra, con il Let 410 operante tutto l’anno, occorre trovare un ente disponibile a finanziare almeno € 4.000.000 annui a fondo perduto per la sua operatività. Altra Mission impossible !!

Va inoltre ricordato che l’ATR 72 opererebbe principalmente i voli turistici di medio raggio da Svizzera, Germania e simili portando Turisti che tradizionalmente preferiscono fare le vacanze nel periodo primaverile od autunnale, contribuendo quindi ad estendere la stagione turistica elbana con i vantaggi economici conseguenti. La Continuità Territoriale continuerebbe, se finanziata, ad essere servita con aerei piccoli per favorire, a parità di costo, le maggiori frequenze a beneficio del Territorio tutto l’anno.

L’alternativa di mantenere l’Aeroporto così come è oggi è già stata esclusa da Toscana Aeroporti e dalla Regione Toscana, entrambe Soci di Alatoscana, proprio per la necessità, per la sua sopravvivenza nelle condizioni attuali, di importanti finanziamenti (circa 2 milioni di euro annui) senza la reale possibilità di contribuire  significativamente allo sviluppo dell’economia turistica e non dell’Isola.

L’ATR 72 inoltre, essendo di concezione più recente, a parità di flussi turistici trasportati, comporterebbe una riduzione dell’impatto ambientale rispetto agli altri mezzi di trasporto o anche rispetto a quello prodotto dagli aerei oggi ed in passato in uso presso il nostro Aeroporto. Lo sviluppo dell’Aeroporto in modo ambientalmente compatibile, può contribuire significativamente sia allo sviluppo economico dell’Elba sia alla sua sostenibilità ambientale.

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