, La manifestazione Il video e le interviste

Ungulati: “Nè colori nè profumi, solo olezzo di escrementi”

"Una vera calamità per la zona, una situazione ormai fuori controllo. E' un'invasione"

Slogan e striscioni hanno scandito il presidio organizzato nel pomeriggio di sabato, nella piazza di Procchio dal Comitato Emergenza Nord Ovest per chiedere misure urgenti per diminuire la popolazione degli ungulati e, ora più che mai, dei mufloni che stanno devastando il territorio molto più dei cinghiali. “Il versante Nord Occidentale è distrutto – spiega Alma Ravasio, del comitato organizzatore della manifestazione – non abbiamo più né colori nè profumi, ma solo l’olezzo degli escrementi dei mufloni sparsi ovunque. Chiediamo interventi rapidi e concreti per abbattere questa emergenza”. Racconta una situazione che costringe la popolazione a vivere nelle “gabbie”, all’interno delle recinzioni intorno a case, giardini e orti per difendere le proprietà e l’incolumità personale. In attesa che venga approvato e attuato il piano di controllo sui mufloni e lo studio di fattibilità per gli ungulati chiedono azioni immediate. “Non possiamo aspettare perché si parla di mesi, e per arrivare all’eradicazione si parla di anni – ha detto Ravasio a nome dei presenti nella piazza – sta diventando una vera e propria calamità”. I cittadini sono tornati in piazza per chiedere di nuovo il potenziamento degli abbattimenti, l’incremento dell’organico della Polizia Provinciale, l’aumento delle gabbie della cattura “ma non ci sono mai state date in un anno – continua – così come la pulizia dei bordi strada, il ripristino delle cunette e della segnaletica verticale” quasi tutta divelta per lo più dagli ungulati. Hanno chiesto anche il prolungamento della caccia per poter di abbattere un maggior numero di animali. “Il versante nord occidentale era considerata la parte verde dell’isola – aggiunge – con fiori, essenze aromatiche, erbe, ora anche il sottobosco è devastato, per non parlare degli incidenti stradali. E’ una situazione fuori controllo”. La preoccupazione degli abitanti e degli imprenditori è anche per la stagione turistica che si avvicina , e che trova un territorio devastato . “La biodiversità è stata distrutta – descrive ancora – e anche il patrimonio storico e culturale è scomparso dai siti rurali e storici che facevano parte della nostra realtà. Il problema negli anni è stato sottovalutato ed ora ci sono numeri abnormi, con animali in continua crescita nonostante gli abbattimenti”. E la popolazione è esasperata. “E’ il momento di essere compatto ed uniti – è stato il commento del sindaco di Marciana, Simone Barbi – come comune abbiamo fatto i nostri passi per cercare di fare qualcosa. Per l’eradicazione ultima parola è del Ministero dell’Ambiente. Posso capire che ci siano punti di vista diversi sulla questione ma uniti otterremo risultati”. Fare presto e far vedere un segnale forte è quello che viene chiesto. “Chiediamo però anche interventi in termini di risorse ed energie di guardie provinciale autorizzati a all’abbattimento dei mufloni. Il comune, il comitato e la provincia di Livorno hanno chiesto un piano di controllo per il muflone e la Regione ha risposto proprio tre giorni fa, comunicando che lo porrà all’attenzione di Ispra, che ne valuterà la correttezza. – termina – Insieme al comitato chiediamo che il piano di controllo per i mufloni non resti a livello di intenti, ma sia veloce perché ormai siamo di fronte ad una vera e propria invasione di ungulati”.

Nel video l’intervista a Simone Barbi sindaco di Marciana e Alma Ravasio del Comitato Emergenza Nord Ovest.

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