Spesso arrivano in redazione lamentele sui lunghi tempi di attesa per gli esami e visite ospedaliere, ed è idea comune che sia un problema irrisolvibile. Abbiamo voluto capire il meccanismo che regola le prenotazioni al Cup. Il responsabile dell’unità semplice dipartimentale di endoscopia digestiva dell’ospedale di Portoferraio, dottor Stefano Pallotta lo spiega, non solo per il suo reparto ma per tutte le prestazioni, nel video allegato.
Una pratica comune ma che sarebbe da evitare è quella che avendo un’indicazione da uno specialista per controllo a lungo termine, invece di iniziare a programmarlo per tempo si va a prenotare quindici giorni prima dalla scadenza del controllo. “Così come – specifica Pallotta – se un paziente ha una priorità B , vuol dire che ha un’urgenza e quindi non è che ci si presenta al Cup dopo 10 giorni perchè allora l’urgenza non è credibile. Inoltre, poichè nella realtà elbana alcuni servizi sono ridotti ai minimi termini per quanto riguarda la capacità di modulare il lavoro, c’è un maggiore ricorso al contatto diretto con il servizio. Il Cup non gestisce le priorità B ma le gira direttamente al servizio che le fa proprie, perché in alcuni casi è necessario selezionare le vere indicazioni urgenti”.