Arcipelago Spreco Zero il 15 marzo a Portoferraio

Alle ore 17,30 alla sala della Gran Guardia presentazione pubblica del progetto

Le Isole dell’Arcipelago Toscano, con la loro economia turistica e una forte importazione di generi alimentari, sono chiaramente a forte rischio spreco di cibo.  Prendendo come riferimento il Target 12.3 dell’agenda ONU che pone come obiettivo la riduzione delle perdite e dello spreco alimentare del 50% entro il 2030, la domanda è: quale contributo possono dare le comunità isolane, e in particolare le famiglie, per raggiungere questo obiettivo?

Per rispondere a questa domanda, Legambiente Arcipelago Toscano. Associazione Elbataste e Circolo Laudato Si’ Elba, con la collaborazione con Sezione soci Elba Coop – Unicoop Tirreno, Pro Loco Portoferraio e MardiLibri,  stanno realizzando, nell’ambito della Certificazione Europea Turismo Sostenibile (CETS) del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, un’azione  per monitorare e sensibilizzare chi vive e lavora nelle isole toscane sul tema degli sprechi alimentari.

La collaborazione con Andrea Segrè, professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Alma Mater Studiorium Università di Bologna e direttore scientifico della campagna Spreco Zero e di Waste Watcher International, e con i  suoi collaboratori, ha portato all’elaborazione di un progetto comune “Arcipelago Spreco Zero, l’impegno delle comunità isolane nel contrastare gli sprechi alimentari e promuovere stili di vita sani e sostenibili a partire dalla alimentazione”.

Obiettivi del progetto sono: dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030; analizzare i comportamenti e le percezioni delle famiglie rispetto allo spreco alimentare; stimolare comportamenti di consumo e stili di vita sani e sostenibili; verificare le tipologie i alimenti e le quantità sprecate.

L’appuntamento con “Arcipelago  Spreco Zero” è per mercoledì 15 marzo  alle ore 17,30 alla sala della Gran Guardia a Portoferraio per la presentazione pubblica del progetto. Sono invitati a partecipare Comuni, produttori alimentari, grande distribuzione, Fondazioni, Enti di volontariato, Proloco e tutti coloro che hanno sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale e sociale.

Sarà costituito un gruppo di lavoro con i partner che aderiranno al progetto.

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