134mila in Italia, circa 600 in tutta la provincia di Livorno, quasi 100 sull’isola d’Elba. Sono i numeri della Sclerosi Multipla, una malattia il cui nome fa ancora paura, ma con la quale, oggi, si può convivere. Questo grazie alla ricerca, che permette diagnosi tempestive e terapie sempre più efficaci, che riescono a garantire una qualità e un’aspettativa di vita migliori rispetto al passato, e pressoché simili alle persone “sane”.
Ma soprattutto, grazie ai volontari che si spendono per informare, sensibilizzare e creare una rete di supporto su tutto il territorio. Anche qui, sull’isola d’Elba, dove lo scorso sabato 25 febbraio, presso il salone parrocchiale di San Giuseppe, a Portoferraio, è stato organizzato “Senti come mi sento”, un laboratorio che ci ha permesso di conoscere meglio la malattia “sperimentandola” su noi stessi, attraverso degli ausili che replicavano i sintomi “tipici” della Sclerosi.
L’evento era organizzato in collaborazione con AISM – l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
“Senti come mi sento” è stata anche un’occasione preziosa per ascoltare in prima persona le esperienze toccanti di chi è “incappato”, suo malgrado, nella malattia e la affronta tutti i giorni con grande forza d’animo, senza nascondersi.
Persone come Roberto, che ha ricevuto la sua diagnosi ormai tanti anni fa, ma che, da allora, tratta la sua Sclerosi alla stregua di “un’amante particolarmente rompiscatole”, sfidandola tutti i giorni con il sorriso, senza mai buttarsi giù.
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Stefano Mancini
Molti complimenti per l’iniziativa, per come è stata condotta e per il successo che ha avuto.
1 Marzo 2023 alle 8:48