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Addio Luzi addio 900, ricorre oggi la scomparsa del poeta

di Alessandra Ribaldone Fondazione Italo Bolano

 

“Addio Luzi, addio ‘900”.
Così titolarono i giornali nazionali il 28 febbraio 2005, quando ci lasciava Mario Luzi, l’ultimo dei grandi poeti ermetici del secolo passato.
Dell’amicizia che legava Italo Bolano a Mario Luzi abbiamo parlato più volte. Un’ amicizia tale che Italo dedicò uno dei suoi 4 cicli particolari di pittura proprio all’amico Mario, che ebbe occasione di conoscere in seguito all’attribuzione del Premio Brignetti all’Elba, nel 1994, per la pubblicazione di “Viaggio Terrestre e Celeste di Simone Martini”e successivamente alla sua mostra “Vita di Cristo”, svolta in Santa Croce a Firenze dove Bolano espose per la prima volta le 16 tele donate poi alla Diocesi di Massa Marittima e che oggi fanno parte del Museo di Arte Sacra nella Chiesa parrocchiale di Marina di Campo.
Da questo sodalizio artistico nacquero i 13 acquerelli realizzati da Italo Bolano e titolati e firmati dal Poeta nel 1995 con frammenti di versi tratti dal “Viaggio” che egli vergò con la sua calligrafia minuta e inconfondibile accanto alla firma di Bolano. Per la verità solo 12 riportano i versi del “Viaggio”: lultimo è dedicato all’Isola, e celebra: “Libertà! Verso l’Elba.”
Un’amicizia fatta di incontri di altissimo livello ma anche di momenti conviviali all’Elba, nella casa d’artista che Italo aveva arredato come una barca sul Porto di Portoferraio o all’Open Air Museum dove Bolano, nel 1996, fece inaugurare a Luzi stesso il monumento a lui dedicato. Sempre in quell’anno il poeta ricevette la cittadinanza onoraria dal Comune di Marciana Marina. A Marciana Marina, sul lungo mare sono collocate tre grandi opere ceramiche realizzate da Bolano: due del 2004 che Luzi avrebbe dovuto inaugurare lui stesso l’estate successiva e che non poté perché il destino gli aveva riservato un’altra strada. E fu così che nel luglio 2005 Italo organizzò un grande convegno in ricordo dell’amico recentemente scomparso con una grande mostra alla sala de Laugier a Portoferraio e l’inaugurazione delle due ceramiche sul porto.
La terza, che spicca con il suo blu cielo fu inaugurata l’ultima estate di permanenza di Bolano all’Isola, nel 2018, grazie all’iniziativa del Sindaco Gabriella Allori alla presenza dei coniugi Noemi ed Emerico Giachery, letterati di altissimo spessore, mai abbastanza ricordati e che a Marciana risiedono tutte le estati (e Noemi è Marcianese anche di nascita). Anche in quella occasione gli acquerelli firmati da Luzi furono esposti alla biblioteca di Marciana: gli stessi che oggi, riuniti tutti e 13, hanno accolto moltissimi visitatori per due mesi e mezzo e sono esposti ancora per 2 giorni all’Open Studio Italo Bolano, in una bella mostra dal titolo “Doppia visione” curata da Erica Romano, direttrice dello Spazio d’Arte pratese e del Museo elbano.
Italo negli anni non ha mai mancato di ricordare l’amico Luzi con svariate esposizioni degli acquerelli in tutta Italia, da Aosta e Torino a Prato; per Luzi egli nutriva un’amicizia quasi filiale, fatta di incontri spesso caratterizzati da lunghi silenzi: “Io a volte ho imparato più dai suoi silenzi che dai suoi discorsi” diceva spesso Italo.
Giampiero Palmieri, proprio la scorsa estate, all’Open Air Museum ha ricordato questa amicizia con una mostra di fotografie da lui realizzate nei luoghi cari a Luzi nella Valle d’Orcia e documenti, spesso inediti, tratti dall’archivio personale di Bolano.
E il Museo è stato ripopolato dalle gigantografie dei due artisti che hanno ripreso possesso degli spazi del Giardino, tra i monumenti ceramici e i canti degli uccelli.
Ancora Palmieri ha ricordato questa amicizia nel pomeriggio di incontro tenuto a Prato nell’ottobre scorso, durante la mostra allestita nella Sala Ovale della Provincia e dedicata a “Italo Bolano, l’eredità di un artista e un maestro”.
L’essenza del rapporto tra i due grandi, Palmieri l’ha “scoperta” in una frase scritta di pugno da Italo sul retro di uno dei documenti ritrovati: “E’ morto LUZI. Mario, con te muoio anche un po’ io. Un saluto Italo Bolano”.

Nelle foto:
– Mario Luzi inaugura il monumento a lui dedicato all’Open Air Museum Italo Bolano
– Gigantografie di Luzi e Bolano la scorsa estate durante la mostra di Palmieri
– La mostra Doppia Visione in corso a Prato
– Libertà! Verso l’Elba e l’ultimo quadro di Bolano

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