Accadde il 14 febbraio, l’annuario della memoria elbana

Si spegne a Porto Azzurro, oltre novantenne, il 14 febbraio 1917, il comm. Giuseppe Cerboni che rappresenta tutt’ora uno degli ingegni più alti espressi dalla gente elbana. Creò la logismografia (il metodo per la tenuta delle scritture
contabili) di Stato.
Poco più che ventenne, nel 1848, prese parte alla prima guerra d’Indipendenza . Partecipò, anche, alla seconda guerra d’Indipendenza, nel 1859. Poi, passò al Ministero della Guerra e , con rapida carriera, raggiunse il grado di CapoDivisione.
Attraverso una copiosa serie di scritti e mediante profondi studi, Giuseppe Cerboni riuscì ad elevare la Ragioneria ritenuta sino ad allora, come semplice arte scritturale, alla dignità di scienza di conti. Venne nominato Ragioniere
Generale dello Stato.
Marciana Marina ha dato, meritatamente, il nome di una delle sue più belle vie a Giuseppe Cerboni al quale, inoltre, ha dedicato una lapide murata su una facciata della casa in cui nacque.
(Tratto dai libri “L’Elba s’è desta” e Marciana Marina nascita, vita e vicende di Valdo Vadi).

La foto di copertina raffigura Giuseppe Cerboni in una cartolina d’epoca di Portolongone.
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Muore a 59 anni, 1l 14 febbraio 1910, nel manicomio criminale nell’Ambrogiano di Montelupo Fiorentino, Giovanni Passanante. Era stato in carcere nel bagno penale di Portoferraio (Linguella) come condannato a vita per
aver attentato alla vita di Umberto 1° Re d’Italia, ferendolo leggermente.
Passanante leggeva moltissimo e aveva spiccatamente idee megalomani. Non voleva libri di racconti e di facile lettura, ma libri di scienza e più specialmente di matematica.
La Torre della Linguella, a Portoferraio, prende anche il suo nome: Torre di Passanante.
( Tratto dal libro “Storie Storielle Schizzi & Schiribizzi” di Leonida Foresi).