La stanza dell’omicidio, nel centro storico di Portoferraio. Davanti un giardino, di lato la scalinata che porta al porto, dentro il degrado assoluto. Per dovere di cronaca abbiamo “rubato” qualche immagine che mostriamo nel video, tralasciando quelle che abbiamo deciso di non mostrare. In questi pochi metri è avvenuto il delitto del 2 febbraio qui è morto Angelo Carugati, qui si è consumato il dramma che cambierà la vita a Mounir Ghallab, il presunto assassino. Un ginepraio di vestiti, resti di bivacchi, sporcizia, scritte sui muri, due brandine alcune coperte, qualche piumone, un tavolino e un frigo senza sportello, Uno spazio sporco con masserizie ammassate e pentole per terra. Il comune di Portoferraio ha bonificato nella mattinata del 4 febbraio il luogo che ha visto consumarsi la tragedia. Erano presenti gli operai della Cosimo de Medici, le donne e gli uomini della polizia municipale l’assessore Leo Lupi e il sindaco di Portoferraio Angelo Zini.