«Le parole di sostegno a degli imprenditori sono assolutamente condivisibili, siano essi giovani o no. Io le ho pronunciate, spero con chiarezza, durante il consiglio comunale aperto richiesto dalle opposizioni. In quella occasione anche io – non a titolo personale, ma a nome del Pd di Rio Marina e Cavo, per sostenere gli imprenditori e il progetto – avevo chiesto al sindaco dei chiarimenti (sui 30 anni di concessione, sui posti residenti, sulle prescrizioni della autorità portuale…) e comunque di recuperare sul percorso della partecipazione. In quella occasione feci presente che, continuando a forzare la mano, si sarebbe fatto un cattivo servizio sia agli imprenditori che al progetto di sviluppo del porto tanto atteso anche da noi. Purtroppo sono stato un facile profeta. Invece si è ostinatamente perseverato e si è arrivati alla mozione sulla quale la giunta è andata in minoranza. Quest’ultima votazione, stando a quanto si è letto in questi giorni, mi pare chiaro sia stata solo la punta dell’iceberg rispetto ai disaccordi interni alla ex maggioranza consiliare. Forse il porto di Rio Marina si è trasformato nella classica “ultima goccia”. Se poi diciamo che sono tutte antipatie personali, dispetti, che i consigli comunali, i partiti le associazioni non contano niente… io mi arrendo. Credevo fosse la democrazia!».
Roberto Antonini