Il 2023 si apre sotto i migliori auspici per i porti di Piombino e Portoferraio, che si aspettano di poter cogliere nuove opportunità di sviluppo dal traffico crocieristico, grazie al ritorno della domanda ai livelli storici dopo i difficili anni della Pandemia.
Dal mese di Aprile e fino alla prima metà di Novembre, approderanno nei due scali crocieristici 102 navi, per una previsione di almeno 43 mila crocieristi. Nel solo porto di Piombino gli approdi calendarizzati tra il 16 Maggio e il 17 Ottobre sono 12, tre in più dello scorso anno, mentre a Portoferraio, nell’arco di una stagione che inizia il 13 Aprile e termina il 9 Novembre, sono programmati 90 accosti, cinque in più rispetto al 2022.
I numeri indicano una crescita per il mercato delle crociere e rappresentano una base da cui partire per progettare il lavoro che le Istituzioni e gli operatori dovranno necessariamente svolgere in questi anni per rendere ancora più attrattivo il territorio e migliorare la qualità dei servizi offerti.
La rotta da seguire per attrarre nuove navi e passeggeri è stata tracciata da Risposte Turismo in uno studio presentato a Piombino alla presenza dei vertici della Port Authority e degli stakeholder del settore.
Nel report presentato dal presidente e dal direttore della società di consulenza, rispettivamente Francesco di Cesare e Anthony La Salandra, si evidenzia come nello scalo piombinese le priorità principali siano da indentificare nella crescita nel numero di compagnie e crocieristi accolti, nel consolidamento dei nuovi numeri di traffico raggiunti e dei rapporti con gli armatori, e nella differenziazione dell’offerta turistica locale e delle escursioni proposte nel territorio.
Mentre lo scalo elbano dovrebbe puntare – da un lato – al mantenimento del traffico esistente e alla qualità dell’accoglienza turistica, e – dall’altro – a una distribuzione più omogenea di arrivi e partenze (insistendo sui giorni infrasettimanali), oltre che a una destagionalizzazione turistica verso i mesi spalla, in particolare tra metà maggio e metà giugno e a settembre.
Nel traffico traghettistico, che risulta essere costante e consolidato da molti anni in entrambi i porti – con più di 3 milioni di passeggeri movimentati ogni anno – la sfida risiede nel rafforzamento del prodotto turistico territoriale nelle stagioni spalla e, al tempo stesso, nel mantenimento del traffico e, possibilmente, nel miglioramento della soddisfazione dei clienti.
Fondamentali inoltre risultano essere le sinergie che la Port Authority saprà attivare nel territorio, con tutti gli stakeholder del settore (dalle Istituzioni agli operatori turistici).
In una doppia indagine di approfondimento realizzata tra Ottobre e Novembre, e che ha coinvolto 400 operatori turistici piombinesi e ad altrettanti operatori elbani del ricettivo, emerge come il miglioramento della viabilità stradale e dei collegamenti pubblici tra il centro storico-porto e le attrazioni turistiche locali rappresentino le priorità strategiche da perseguire;
A Portoferraio, risulta altrettanto fondamentale riuscire ad allungare la stagione turistica (con un 44% di operatori già impegnato su questo fronte cui si aggiunge il 39% di operatori disponibili ad impegnarsi), mentre a Piombino si sente la necessità di rafforzare le strategie di promo-comunicazione per un marketing territoriale più efficace. Tra gli obiettivi principali a cui dovrebbero mirare tali collaborazioni, sia gli operatori elbani che quelli piombinesi identificano l’aumento della soddisfazione degli ospiti (82%), anche cercando di convincerli a trattenersi più a lungo, aumentando la permanenza media nel territorio.
Tutti gli operatori si sono comunque detti favorevoli a collaborare con l’AdSP MTS sulla progettualità dell’accoglienza turistica: oltre la metà degli ascoltati si è addirittura detta pronta ad impegnarsi direttamente nelle collaborazioni tramite la fornitura di prodotti o servizi a tariffe agevolate o gratuite.
Il lavoro dedica, inoltre, spazio a due questioni cruciali per la movimentazione dei passeggeri e il miglioramento della qualità dell’accoglienza nei due porti. La prima riguarda la valutazione dell’affidamento in concessione dei servizi di accoglienza e gestione dei passeggeri; in questa direzione, il principale suggerimento è quello di avviare in breve tempo i procedimenti, così da completare auspicabilmente la gara nel 2023 e dare inizio alle operazioni del concessionario dalla stagione 2024.
La seconda attiene all’accessibilità e viabilità, e quindi alla necessità di trovare una risoluzione alle problematiche legate al congestionamento del traffico stradale e ai tempi di attesa molto lunghi per l’imbarco. Da questo punto di vista appare strategico il completamento del 2° lotto della Strada 398.
Lo studio si conclude con la definizione di un piano di azione di breve e medio-lungo periodo da sviluppare attraverso sei azioni mirate.
I fronti di intervento per il breve-medio periodo riguardano innanzitutto l’identificazione degli interlocutori e degli interventi per migliorare l’accoglienza nei due porti. Ma il netto cambio di passo si dovrà registrare nella riorganizzazione degli spazi portuali e nel potenziamento dei servizi offerti nella stazione marittima e negli spazi adibiti ad accoglienza e informazione turistica, nel coinvolgimento degli operatori locali in percorsi formativi volti a migliorare la preparazione di chi opera a contatto con i crocieristi e passeggeri ferry, nel proseguimento di azioni di marketing territoriale, nell’apertura del dialogo con i soggetti esterni al territorio (anche compagnie ferry).
“Il percorso suggerito è ambizioso e impegnativo, ma fattibile” ha dichiarato Francesco di Cesare nel corso della presentazione dello studio, aggiungendo che “bisognerà dedicare attenzione costante ai vari fronti, con la partecipazione e il coinvolgimento di professionalità diversamente impegnate nel territorio”.
Di Cesare ha sottolineato come durante lo sviluppo del lavoro sia emerso da parte di tutti interesse, disponibilità e voglia di imprimere un cambio di passo nei due porti e nei territori cui danno accesso: “Con interventi che vanno dall’informazione alla promozione, unitamente a qualche impegno rilevante sul fronte delle strutture e delle infrastrutture, sarà possibile raggiungere nuovi risultati sia nell’attrazione di flussi turistici che nella soddisfazione dei visitatori”.
Per il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, lo studio di Risposte Turismo ha promosso un approccio particolare al tema, del tutto territoriale, facendo emergere la necessità di un gioco di squadra che deve coinvolgere molteplici soggetti. “Siamo stati invitati da RT a lavorare insieme sul miglioramento qualitativo e quantitativo della capacità di attrazione dei porti di riferimento nei confronti dei passeggeri” ha detto, sottolineando come il Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale sia già oggi una realtà molto importante: “Nel 2022, i nostri porti hanno movimentato 9,5 milioni di passeggeri. Poche altre realtà possono esprimere numeri simili” è stato il suo commento analitico.
Sono numeri potenzialmente destinati a salire in futuro, anche per effetto dei numerosi investimenti infrastrutturali promossi dall’AdSP nell’ambito del programma triennale delle opere. “A Piombino abbiamo una progettualità importante sulla riqualificazione della Stazione Marittima mentre a Portoferraio speriamo, già quest’anno, di riuscire a portare a gara l’appalto per la ristrutturazione dell’ex Cromofilm” ha aggiunto Guerrieri.
“Da oggi parte a Piombino e Portoferraio un percorso di partecipazione e condivisione con l’intera comunità teso alla valorizzazione dell’offerta turistica e al potenziamento degli standard qualitativi dei servizi di accoglienza dei passeggeri. Ci aspetta un lavoro serrato. Presto, con Risposte Turismo, condurremo uno studio simile anche su Livorno. “ ha concluso.
Falanca Vittorio
Non si parla del prolungamento della banchina d’alto Fonfale?
5 Febbraio 2023 alle 17:31