Concordato Moby, Grimaldi si oppone all’omologazione

Continua la battaglia legale fra i due gruppi armatoriali. Le conseguenze

Moby ha annunciato con una comunicazione presso la Borsa del Lussemburgo dove è quotato il proprio bond  – annuncia il quotidiano specializzato  on line shippingitaly.it – che il concorrente Grimaldi Euromed Spa ha presentato “opposizione in Corte d’Appello all’omologazione del piano di concordato di Moby, con un’azione volta ancora una volta a impedire la prosecuzione del piano concordatario approvato con voto favorevole espresso da circa il 90% dei creditori e omologato dal Tribunale di Milano il 24 novembre 2022“.

Il gruppo controllato da Vincenzo Onorato  – dice ancora shippingitaly – aggiunge che “questa nuova azione è stata promossa da Grimaldi nonostante il Tribunale di Milano abbia abbia respinto in toto la precedente  apposizione all’omologa, dichiarandola addirittura infondata e condannando Grimaldi al pagamento delle spese giudiziarie”.

Moby precisa infine che la prossima udienza davanti alla Corte d’Appello si terrà il 2 marzo prossimo.

Minacciosa la conclusione della balena blu dove afferma che, “a fronte di questa ulteriore azione legale promossa da Grimaldi, già respinta in prima istanza, la società sta valutando nelle opportune sedi giudiziarie ogni azione legale volta a difendere il suo piano di ristrutturazione e del lavoro dei propri dipendenti. Seguiranno ulteriori aggiornamenti a tempo debito”.

Questo ulteriore round della contesa fra i due gruppi armatoriali che prosegue da anni ritarderebbe anche l’ingresso del Gruppo Msc al 49% in Moby attraverso un’iniezione di capitale da 150 milioni di euro.

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