Per i nuovi impianti viticoli assegnati dalla programmazione ministeriale alla Toscana, la Regione ha individuato come criterio di priorità da applicare per il rilascio delle autorizzazioni l’ubicazione delle aziende richiedenti sulle piccole isole. Lo prevede una delibera presentata dalla vicepresidente e assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, e approvata dalla giunta nel corso della sua ultima seduta.
“Stiamo accompagnando la crescita della viticoltura toscana – dichiara la vicepresidente Saccardi – e questo processo deve fondarsi anche sul rafforzamento delle realtà produttive più piccole. Il criterio di priorità che abbiamo scelto risponde a questo obiettivo e si fonda sul riconoscimento dei peculiari vincoli strutturali e socioeconomici dei territori isolani e sul ruolo importante che ha la coltivazione della vite, condotta con interventi di limitato impatto ambientale, per la tutela della agrobiodiversità”.
Il provvedimento indica anche il tetto massimo di superficie vitata richiedibile, che è pari a 30 ettari. Nel caso in cui le richieste ammissibili superino il totale della superficie assegnata alla Toscana (poco più di 600 ettari), verrà garantito il rilascio dell’autorizzazione per una superficie minima di 0,25 ettari, valore che potrà essere ulteriormente rivisto se la superficie complessivamente disponibile non risulterà sufficiente a soddisfare tutte le richieste.