“Il porto? Un pretesto. Sono stato tradito”. “Corsini racconta i suoi cinque anni da sindaco e lascia uno spiraglio sul futuro”. Tutto questo nell’intervista che Marco Corsini ex sindaco di Rio, ha rilasciato ad Antonella Danesi. Da quanto è successo nelle ultime settimane passando per quanto fatto, per le difficoltà incontrate fino alla possibilità di una nuova candidatura alle prossime elezioni amministrative. Un Corsini a tutto tondo e a cuore aperto. Di seguito il testo e il video dell’intervista.
Si sarebbe mai aspettato quanto successo?
In realtà, l’aria non era buona da tempo, ma avevo fatto una riunione di maggioranza poco tempo prima, avevo chiesto ai miei consiglieri se, al di là della vicenda del porto, fossero intenzionati a mantenere la maggioranza, e tutti hanno detto di sì. Altrimenti mi sarei dimesso io stesso. E’ stata un’assicurazione che hanno tradito dopo pochi giorni in maniera abbastanza proditoria, devo dire, nel senso che a tre mesi dalle elezioni, qualunque dissenso si poteva confrontare alle urne, oppure potevano fare una mozione di sfiducia, andare in consiglio e metterci la faccia, non mettersi insieme alle 8 del mattino in quella maniera. Ripeto, come ho già avuto modo di dire, che non dò colpe alla minoranza per quanto hanno fatto, dispiace invece veramente molto l’atteggiamento veramente da traditori dei miei. Ed ho constatato che oltre ad esserci un serio problema di competenze, in giro, c’è un grosso problema di etica, di livello morale e questa è stata la maggior delusione. Si dice sia colpa della vicenda del porto ma devo dire a tutti quanti che la vicenda del porto è un pretesto, perché era chiusa da un mese. Il consiglio aveva imposto alla giunta di fermare l’iter, il promotore aveva rinunciato, quindi era una vicenda chiusa e peraltro chiusa come voleva la minoranza. Quindi non c’era nessun bisogno di appoggiarsi a questa motivazione che è chiaramente pretestuosa
Quali potrebbero essere allora i motivi che stanno dietro a queste dimissioni a pochi mesi dalle elezioni?
Io penso ad una contrapposizione, oppure forse il non voler far cogliere al sindaco gli ultimi risultati positivi e “molto” positivi della sua gestione, come la caserma dei carabinieri di Rio, che è in stato di avanzata esecuzione, come la strada del Piano, che verrà riaperta con il contributo determinante della mia amministrazione, anche se è un’opera provinciale. E come la riqualificazione degli Spiazzi. Quindi penso che sia stata esclusivamente una questione personale. Se qualcuno non voleva che fossi rieletto bastava che aspettasse tre mesi e non avrebbe bloccato un paese.
Ha avuto dei feed back dalla cittadinanza, manifestazioni e attestati da parte di qualcuno?
Ho detto fin da subito che è una dimostrazione muscolare che si ritorce contro quelli che l’hanno fatta, in realtà se dovessi far vedere i messaggio che ho ricevuto, personali, e anche testimonianze sui social, devo dire che la gente ha capito perfettamente la vigliaccata della mossa. Ho avuto molte manifestazioni di solidarietà. E sulla base di questo posso dire che la gente non l’ha apprezzata, non l’ha voluta. In questo modo si ferma un paese per un anno perché il commissario farà un bilancio contabile, giustamente, ma non avrà nessuna indicazione politica sulla prosecuzione e chiunque verrà a giugno si troverà a dover ricominciare daccapo.
E parlando proprio di giugno, c’è la possibilità di una sua ricandidatura?
Io non sono stato commissariato né per mafia né per dissesto, quindi teoricamente una ricandidatura è possibile. A caldo la delusione è molto forte. Io p3nso che sia una missione che debba essere continuata. Il sottoscritto ha cercato di fare del suo meglio. Detto proprio così per usare un argomento suggestivo, lascio nelle casse del comune 70 mila euro di mia indennità mai percepita per fare la piazzola dell’elisoccorso e questa è una cosa che assolutamente va fatta per il paese, come vanno fatte le altre cose. La mia amministrazione si è molto concentrata sull’aspetto fisico, ha governato il territorio, ha fatto tante opere pubbliche. Credo che adesso sia venuto il momento di concentrarsi sulla popolazione, perché la nostra è una popolazione fragile, che ha bisogno di grande supporto, di grande aiuto, delle associazioni , di spontaneismo, cultura, turismo. Dopo aver fatto l’Italia bisognava fare gli italiani, dopo aver maneggiato il territorio di Rio bisogna dedicarsi ai riesi e questo spero che lo faccia chiunque verrà, poi se sarò o meno io, lo deciderò nei prossimi mesi. Adesso è giusto prendersi una pausa.
Quali considera i criteri più importanti per governare Rio?
Rio ha bisogno di essere pesantemente rivitalizzato e questo lo diciamo sotto l’aspetto fisico ma anche dei contenuti. Non a caso la mia amministrazione ha puntato molto sulla cultura, sulla musealità, sulla riscoperta delle miniere, dell’archeologia. Avevamo tantissimi progetti in corso, grazie alla società Parco Minerario e queste sono cose che andranno assolutamente proseguite. E poi tanta attenzione per la gente. Io penso che per incidere nella storia di un paese un mandato, comunque, non sia sufficiente. Un quinquennio non è sufficiente, se si può godere di un decennio si può pensare sia alla gente che al territorio. Non so se lo farò io, altrimenti spero che chi lo farà colga questa eredità e la prosegua.
Ma come deve essere un sindaco di Rio?
Rio è un territorio molto complesso con gente molto complessa, che soffre una situazione di disagio da tanto tempo. Forse Rio ha bisogno di un sindaco che interpreti bene questo disagio, ma non lasciatevi suggestionare dal fatto che ci voglia per forza un riese. Gli ultimi sindaci sono stati tutti “non riesi”. Rio dovrebbe essere contento che ci sono persone da fuori che mettono a disposizione le loro competenze, il loro entusiasmo, il loro sacrificio per arricchire un territorio. Come deve essere un sindaco di Rio? Non lo so, forse non sono stato io, ma per me è stata un’esperienza utile. Se dovessi continuare, devo dire che questa esperienza mi è servita.
Da dove ripartirebbe nel caso di altri cinque anni di governo?
Esattamente da dove ho finito, perché la continuità è già un bene di suo. Abbiamo fatto tanto e non per fermarci, ma perché avremmo fatto molto di più. Quindi ripartirei esattamente dalla settimana scorsa, come se niente fosse.
Mannella Gianluca
Un signore… 💪
24 Gennaio 2023 alle 14:17