Il consiglio comunale di Rio è decaduto ufficialmente nella giornata di lunedì 16 gennaio. Questa mattina alle 9 otto consiglieri comunali hanno depositato al protocollo dell’ente un atto notarile con il quale si sono dimessi dalla carica di consigliere comunale. In pratica si sono dimessi tutti i consiglieri eccetto il sindaco Marco Corsini,il vice sindaco Valeria Barbagli gli assessori Simonetta Simoni e Mirco Mancusi. . La valenza formale dell’atto è lo scioglimento del consiglio comunale che a questo punto non potrà più riunirsi prima delle elezioni. Il significato è invece un vero e proprio atto di sfiducia e di protesta nei confronti del sindaco, che apre tutta una serie di scenari in previsione delle elezioni della prossima primavera.
A dimettersi contemporaneamente sono stati in 8, su 13 consiglieri: 5 della minoranza (Umberto Canovaro, Mirco Giordani, Fortunato Fortunati, Cinzia Battaglia e Marcello Barghini) e 3 della maggioranza (Manuela Chiros, Rossana Braschi e Simona Cignoni); alle loro dimissioni si i sono aggiunte in seguito quelle di Mattia Gemelli, che aveva precedentemente mantenuto il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale pur uscendo dalla maggioranza. Ma le sue dimissioni sono risultate inefficaci perché sono arrivate dopo che il segretario comunale – a seguito di quanto precedentemente accaduto – aveva a termine di legge dichiarato sciolto il consiglio comunale. Le dimissioni presentate contemporaneamente dalla maggioranza dei consiglieri equivalgono in sostanza in una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, finalizzata espressamente allo scioglimento del consiglio e che quindi non dà luogo alla surroga dei consiglieri dimissionari (art. 141, comma 1, lett. b del Testo Unico degli Enti Locali).
Si attende, ora, la nomina di un commissario prefettizio, che resterà in carica fino all’indizione delle prossime elezioni comunali, che avrebbero comunque interessato il Comune di Rio, dato che il mandato dell’ormai ex sindaco Marco Corsini era praticamente giunto al termine.