Difendiamo dalla soppressione i due servizi ospedalieri che possono aiutarci a vivere: Dialisi e Chirurgia.
Salvando questi servizi fondamentali per la nostra salute ne salveremo altri collegati come la Medicina che è una delle discipline scientifiche più importanti dell’ospedale ora in grande difficoltà per l’eccessivo carico di lavoro e con personale medico e infermieristico ridotto al limite della non operatività. Se pensiamo che la nostra Medicina fino a poco tempo fa poteva contare su 9 medici oggi ne ha solo 4 in servizio H24. Difendiamo il nostro diritto di avere un ospedale attrezzato con servizi operativi ed efficienti e salveremo posti di lavoro dando un futuro in cui le cure, per noi e i nostri figli e nipoti, non saranno una chimera. È un diritto sancito dalla Costituzione che contribuiamo a tenere in vita pagando tutti i mesi ritenute su stipendi, pensioni e con le tasse.
Già nel 2012 hanno provato a smobilitare il nostro piccolo ma eccellente ospedale senza riuscirci, anche per nostra volontà, ma ora ci stanno riuscendo perché non trovano ferme reazioni politiche e sociali che li possano bloccare.
TOCCA A NOI CITTADINI FARLO.
Evitiamo che per una operazione di appendicite si possa mobilitare l’elicottero; pretendiamo che un Primario UOC assegnato molti mesi fa, alla nostra ortopedia, si materializzi per fare il proprio dovere. In un’intervista di fine anno il Sindaco Zini si è soffermato sullo studio della Regione per una nuova riorganizzazione sanitaria dell’emergenza e sulla continuità assistenziale che potrebbero migliorare la sanità Toscana e forse anche quella Elbana. Bè, caro sindaco, è doveroso rappresentarle che noi di Elba Salute abbiamo letto e analizzato quelle linee programmate e quegli indirizzi, compreso lo studio regionale per una sanità più digitale proiettate forse a miglior futuro sanitario del territorio, ma l’Elba – e lei lo sa – ha bisogno urgentemente di altre cose per la cura che deve tornare ad essere il diritto che sta alla base di tutti i diritti e quindi accessibile, vicina e di qualità. Su tutto in questo particolare momento l’urgenza assoluta spetta alla DIALISI, servizio salvavita, che NON HA PIU’ IL MEDICO DI RIFERIMENTO (NEFROLOGO). Questo servizio salvavita per molti Elbani è a rischio chiusura. Il 30 dicembre scorso l’ASL ha assegnato alla Dialisi e Nefrologia di Piombino un altro Nefrologo mentre a noi nulla. Quel nulla DI CUI tanti sono a conoscenza E che può portare alla chiusura della Dialisi quale servizio salvavita.
Altra urgenza essenziale è la nostra Chirurgia che sta vivendo un momento di stallo incomprensibile. Gli Elbani nel 2012 si sono battuti per avere una buona chirurgia funzionante sul territorio così come ultimamente si sono battuti per avere una Sub-Intensiva (Setting A2) per il post intervento chirurgico monitorato H24 ma sembra che queste postazioni non siano utilizzate come dovrebbero perché molti interventi chirurgici che venivano svolti sull’Isola, ci risulta che ora si preferisce farli fare in altri ospedali al di là del mare (non se ne capisce le ragioni e chiediamo che qualcuno ce le spieghi) perdendo DRG, manualità chirurgica, e dignità professionale da parte del chirurgo che al posto del bisturi deve usare solo la penna per firmare il trasferimento. Inoltre trasferire un paziente per un intervento chirurgico fattibile all’Elba crea forte disagio per il paziente e per i suoi famigliari.
Questi 2 servizi essenziali e salvavita sono ORA in grande difficoltà e non possono aspettare riorganizzazioni e nuovi indirizzi Regionali.
Comitato Elba Salute
Francesco Semeraro