Legambiente Arcipelago Toscano si complimenta col Comune di Campo nell’Elba per aver promosso l’iniziativa che ha portato il Segretariato Regionale per la Toscana del Ministero della Cultura a dichiarare l’Ex batteria di Capo Poro bene di interesse culturale e quindi area sottoposta a tutte le disposizioni di tutela previste dall’articolo 10, comma 1 della legge n.42 del 2004.
«E’ il primo passo per farla finita con gli abusi che hanno caratterizzato quell’area (che fa parte della Zona B del Parco Nazionale e di una Zona speciale di conservazione dell’Ue) da troppi anni – dice Maria Frangioni, presidente di Legambiente Arcipelago Toscano – E’ anche un successo per la nostra testarda battaglia e le continue denunce e segnalazioni contro la prepotenza neocolonialista di chi crede di poter fare quello che vuole della bellezza e della storia della nostra isola».
Ha ragione il Sindaco di Campo nell’Elba Davide Montauti: permettere – come Legambiente aveva denunciato fin dall’inizio – che quel bene passasse di mano tra privati senza che alle istituzioni fosse dato modo di esercitare il diritto di prelazione è stato un imperdonabile errore e Legambiente appoggerà ogni iniziativa che faccia in modo che l’area torni ad essere quello che era e che è: un bene comune, un patrimonio pubblico e culturale dal quale gli interessi dei prepotenti e degli abusivi devono essere tenuti lontani.