L’Elba tiene, (meno 2%) con il solito turismo, mercato nazionale, svizzero, tedesco, nord Europa Inghilterra e Francia. Manca totalmente quello tipico delle città d’arte, Americano, asiatico e australiano. Questo emerge dall’assemblea annuale dell’Associazione Albergatori che si è tenuta il 15 dicembre all’Hotel Airone di Portoferraio. Migliorare i trasporti e investire ancora di più nella cultura oltre ad andare a intercettare i mercati mancanti, le direttive dell’associazione per il 2023. Le imprese elbane dovranno avere una visione positiva, devono adeguarsi a standard oggi richiesti dal mercato, accettare programmi di investimento eventualmente supportai dalle banche e non essere pessimisti, anche perché dalle prime richieste per il prossimo anno sembra si possano essere confermati i numeri del 2022. In estrema sintesi questo è stato detto nella relazione annuale del presidente Massimo De Ferrari