Domenica 13 novembre la piccola frazione campese de La Pila ha festeggiato il suo santo patrono, San Martino. Una festa che lascia in bocca quel sapore semplice ma genuino delle tradizionali feste di paese, quelle belle, “casarecce”: quelle che non sai dove parcheggiare perché è già tutto pieno, che ti accolgono col profumo del panino con la salsiccia e la musica sparata a palla per le strade. Quelle che cammini piano, perché ti fermi a chiacchierare con quell’amico che non vedevi da tanto o con quell’amica che vedi spesso, ma c’è sempre qualcosa da dirsi, perché hai trovato il regalo perfetto su una bancarella di artigianato locale o perché stanno arrivando al traguardo del trofeo della “cariola” e vuoi vedere chi vince. Quelle che non è festa se non ti mangi una frittella con lo zucchero, mentre cerchi di schivare i bambini che corrono tra le gambe degli adulti gridando e chiedendosi perché i grandi se ne stanno sempre fermi. Quelle che vorresti facessero più spesso, ma poi non sarebbe così bello, e allora ci accontentiamo di una volta l’anno.
Tanta la gente, tra residenti, campesi ed elbani provenienti dagli altri comuni dell’isola, che non si è fatta scoraggiare dalla pioggia caduta in tarda mattinata e, anzi, ha animato l’evento fino a sera. Dopo la tradizionale processione del santo patrono tra le vie della Pila, la festa si è chiusa in bellezza con uno spettacolo di fuochi d’artificio.
Una festa di San Martino ben riuscita, quindi, e che ha rinnovato un appuntamento dell’autunno campese temporaneamente stoppato per via del Covid, ma che, quest’anno, ha recuperato il tempo perduto grazie al lavoro e all’organizzazione degli “Amici della Pila”.
“Una festa bella, che serve per conoscersi e per ritrovarsi, visto che siamo sempre più distanti, che aiuta a riunirsi” ha dichiarato Alessandro Colli, presidente dell’associazione. “Il ringraziamento va ai volontari che hanno aiutato ad allestire la festa e al Comune di Campo nell’Elba. Vi aspettiamo l’anno prossimo, sempre per San Martino”.