E’ stato sottoscritto ieri nella sala consiliare del Comune di Portoferraio il Patto Educativo di Comunità attraverso il quale i soggetti aderenti si sono assunti l’impegno di far vivere la scuola ed i luoghi destinati all’educazione in tutti i momenti della giornata, aprendoli nel pomeriggio ad attività diverse dalla didattica tradizionale. A firmare il documento sono stati il sindaco Angelo Zini per il comune di Portoferraio, i dirigenti degli istituti scolastici della città Alessandra Rando (Isis Foresi), Lorella Di Biagio (Itcg Cerboni) e Daniela Pieruccini (Istituto Comprensivo ‘Sandro Pertini), e, in rappresentanza delle associazioni del terzo settore che orbitano in ambito educativo con le scuole ed in ambito formativo con il Comune, la dottoressa Marina Senise per la Cooperativa Arca, Suor Paola Rivella per l’Istituto Madre Mazzarello (Progetto ‘L’isola che c’è’), il governatore della Misericordia di Portoferraio Ivo Fuligni ed il legale rappresentante dell’’Associazione Dame di Carità’ (Scuola dell’infanzia paritaria ‘Tonietti) Simone Meloni.
“Il metodo di lavoro che caratterizza i patti educativi – spiega Chiara Marotti, assessore comunale all’istruzione e presidente della Conferenza zonale per l’istruzione – nasce in epoca Covid quando si chiedeva ai territori ed agli enti locali di dare supporto alle scuole per individuare spazi per la didattica nelle situazioni in cui le strutture scolastiche non potevano ospitare i ragazzi nelle aule. Successivamente, con i Pnrr, sono state individuate nuove linee progettuali privilegiando l’impegno che il comune, le scuole e le agenzie formative del terzo settore sono chiamate a veicolare per permettere agli studenti di portare a compimento con successo il loro percorso di crescita, contenere il più possibile la dispersione scolastica e fare in modo che le scuole possano veramente aprirsi al territorio andando a creare proposte per far vivere ai ragazzi la scuola non come un luogo di costrizione, ma come un luogo di possibilità. Questa iniziativa, che coinvolge gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, dai nidi alle superiori, è solo un punto di partenza. Quello che è stato firmato è un ‘patto aperto’ essendo possibili nuove adesioni da parte di associazioni del terzo settore interessate ad intraprendere con noi questo cammino”.