Nel mese di novembre inizierà l’undicesimo gruppo di mutuo aiuto antifumo, finanziato dalla Fondazione Isola d’Elba, coordinato dal facilitatore Matteo Balatresi in collaborazione con Franca Stampacchia. Il corso inizierà il 16 novembre a Portoferraio, in orario e giorni da stabilire in base ai partecipanti. Il corso è dedicato a coloro che desiderano smettere di fumare ma hanno difficoltà ad affrontare da soli questo passaggio delicato. Il percorso interessante e stimolante, come hanno riferito alcuni partecipanti dei corsi precedenti, può essere un valido supporto. Circa il 50% di coloro che hanno partecipato ai corsi precedenti ha smesso di fumare; a distanza di un anno il 40% non ha ripreso a fumare. L’OMS nel 2020 segnalava che l’uso di tabacco è responsabile del 25% di tutti i decessi per cancro a livello globale. La nicotina e prodotti del tabacco aumentano anche il rischio di malattie cardiovascolari e polmonari. Oltre 1 milione di persone muoiono ogni anno nel mondo per l’esposizione al fumo passivo. Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93 mila morti l’anno nel nostro Paese; più del 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel maggio 2020, segnalava che durante il lockdown era diminuito il numero di fumatori di sigarette tradizionali, passando dal 23,3% al 21,9%, ma era aumentato il consumo medio di sigarette passando dal 10,9% al 12,7%, in quanto i fumatori che non erano riusciti smettere, avevano aumentato il numero di sigarette fumate, sia tradizionali, sia elettroniche.
Il corso di mutuo aiuto antifumo è gratuito. Ci sono ancora alcuni posti disponibili.
Per informazioni ed eventuali iscrizioni gratuite telefonare al numero 347 357 4927.
Questo corso è inserito nell’ambito del progetto di prevenzione del fumo passivo: “Se fumi tu, fuma anche il tuo bambino”, realizzato dalla Commissione Sanità della Fondazione onlus Isola d’Elba con il patrocinio dell’ASL Nord Ovest, iniziato il 1 maggio 2016.
Non fumare è una scelta d’amore
A cura della Commissione Sanità della Fondazione Isola d’Elba Onlus