Il 25 settembre 2022 saranno aperte le urne per le elezioni per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica dalle 7 alle 23.
Chi si reca al seggio elettorale riceverà due schede, una per la Camera e una per il Senato. I modelli delle schede sono identici e contendono il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ogni lista o i contrassegni delle liste in coalizione a questa collegata. Al fianco dei contrassegni delle liste, inoltre, sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
L’elettore potrà esprimere il voto tracciando un segno sul rettangolo che contiene il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio uninominale.
Il voto così espresso vale per l’elezione del candidato nel collegio uninominale e a favore della lista nel collegio plurinominale .
Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale il voto sarà comunque valido anche per la lista collegata.
In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio uninominale.
Per la Camera il numero di deputati da eleggere è di 400, dei quali 8 eletti nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (146 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato.
Per il Senato, il numero di senatori da eleggere è di 200, di cui 4 nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (67 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato
Esempi di espressione del voto:
Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista ed i nominativi dei candidati, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista.
Se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sui nominativi dei candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale collegato.
Se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo, in quanto per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto