Nei primi otto mesi del 2022, il 92% dei pazienti curati negli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest ha dato un giudizio ottimo o buono della propria esperienza di cura. Il dato emerge dalle rilevazioni dell’Osservatorio PREMs, promosso dalla Regione Toscana e dalla Scuola Sant’Anna di Pisa, che dal 2018 misura il gradimento e il giudizio dei cittadini sull’assistenza ospedaliera ricevuta nelle strutture ASL.
L’indagine PREMs (che sta per Patient Reported Experience Measures) coinvolge 9 dei 13 ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest (Apuane, Lucca, Versilia, Pontedera, Cecina, Piombino, Portoferraio, Livorno e Castelnuovo) e sarà progressivamente estesa in tutti gli ospedali dell’Azienda.
La raccolta dei giudizi avviene in forma anonima e volontaria. I pazienti aderiscono all’indagine esprimendo il loro gradimento sulla permanenza in ospedale e possono aggiungere proprie considerazioni personali sull’assistenza ricevuta.
Dall’inizio dell’indagine, nel 2018, l’AUSL Toscana nord ovest ha ricevuto 23.623 questionari di valutazione, un patrimonio di pareri che, opportunamente analizzati nel loro insieme, permette all’Azienda di avere un canale di ascolto diretto sull’opinione dei pazienti.
Nel 2022, dal 1 gennaio al 31 agosto, i questionari compilati sono stati 6.038: il 63% degli intervistati ha fornito un giudizio ottimo dell’assistenza ricevuta in ospedale, il 29% buono, il 5% sufficiente, il 2% scarso e l’1% pessimo.
“Possiamo dire che, nel complesso, i pazienti sono rimasti molto soddisfatti delle cure ricevute – dice Maria Letizia Casani, direttore generale dell’AUSL Toscana nord ovest – e ciò contribuisce alla valorizzazione del personale e incoraggia i sanitari nel buon proseguimento dell’attività svolta. Grazie ai commenti dei pazienti è possibile rilevare eventuali criticità e mettere in moto le azioni che portino alla loro risoluzione”.
“Aggiungo che sono tantissimi i commenti positivi rivolti al nostro personale – aggiunge Casani – tanti pazienti, infatti, utilizzano questo strumento per ringraziare i nostri professionisti e questo, per noi, è motivo di orgoglio”.
E infatti, tra i commenti positivi si leggono frasi di questo tipo:”Mi hanno colpito la chiarezza dei chirurghi, dei medici che mi hanno spiegato nel dettaglio la mia patologia”. “Nei momenti di paura e difficoltà mi hanno sempre sostenuto invitandomi a non mollare che tanto loro sarebbe stati lì presenti e a disposizione”. “Sono stata positivamente colpita dall’interesse che hanno dimostrato nei miei confronti sia medici che gli infermieri. Esperienza molto positiva, sia dal punto di vista sanitario che umano”.
“I risultati dell’indagine sono consultabili, in tempo reale, sul sito internet www.uslnordovest.toscana.it – aggiunge Casani– una scelta di trasparenza, per far sì che il ruolo dei pazienti sia sempre di più centrale nella ricerca del miglioramento continuo, attraverso la partecipazione del cittadino, specialmente in un settore così delicato come quello della sanità”.
“Sia i giudizi positivi sia quelli negativi sono analizzati e aggregati per estrapolare le eventuali criticità nei servizi – dice Andrea Lenzini, direttore del Dipartimento delle professioni infermieristiche ed ostetriche – per esempio per quanto riguarda gli aspetti domestico-alberghieri, come il servizio mensa, o gli aspetti relazionali o le piccole segnalazioni di arredi rotti o difettosi. Una volta individuati i punti di forza e le criticità, queste vengono condivise e socializzate con il personale del reparto. Il feed back dei pazienti contribuisce quindi sia a restituire ai professionisti sanitari il livello percepito del servizio, sia a stabilire con maggior appropriatezza e precisione quali devono essere le azioni da intraprendere per migliorarlo”.