A partire dalle ore 00.00 di mercoledì 21 settembre fino alle ore 23.59 di giovedì 22 settembre è in programma lo sciopero di 48 ore dei lavoratori del sistema portuale livornese (Livorno, Piombino, Elba). Già dalle prime ore di oggi i i lavoratori del porto di Livorno effettueranno dei presìdi davanti ai varchi Valessini, Galvani e terminal Darsena Toscana.
“Le organizzazioni sindacali – si legge in una nota unitaria dei sindacati – con la proclamazione dello sciopero, a seguito della presentazione della piattaforma rivendicativa, hanno messo a nudo tutte le criticità che dopo anni di denunce non hanno ricevuto le soluzioni necessarie.
Dal 12 settembre, primo giorno di sciopero, abbiamo ricevuto conferme delle responsabilità. Cos’è successo in questi giorni di sciopero e trattative? I rappresentanti degli imprenditori portuali livornesi hanno dichiarato al tavolo che è stato un errore permettere l’acquisizione di quote societarie agli armatori e di non avere nessun potere contrattuale nei loro confronti; le imprese portuali hanno chiesto l’adeguamento tariffario pena la tenuta stessa delle aziende; è stato riconosciuto oltretutto dall’AdSP un uso distorto del CCNL unico dei lavoratori dei Porti in materia di sicurezza e abuso dello straordinario.
Su richiesta delle Segreterie, hanno accordato 30 stabilizzazioni, per due terzi nei soggetti economici più deboli, che senza garanzie delle risorse economiche necessarie aggravano ulteriormente la crisi portuale.
Questa valutazione arriva dopo che, il 14 settembre, l’AdSP e gli imprenditori, avevano dato per certo un confronto nella giornata del 19 settembre con i rappresentanti degli armatori, per ridefinire un regime tariffario che garantisse una redistribuzione di ricchezza, dichiarazione sconfessata il 19 settembre. Pertanto, rigettiamo ogni accusa.
I lavoratori Portuali sono le vittime del sistema Porto, che ha negli imprenditori gli unici responsabili. La dimostrazione ne è il dato sulla produttività del porto di Livorno (Piano dell’Organico Porto 2021-2023) che è in linea con tutti i porti europei. I Portuali hanno fatto il loro dovere. Adesso è il momento che coloro che hanno causato questo disastro porgono rimedi, invece di addossare le responsabilità ai lavoratori. Queste sono le ragioni che hanno costretto le Segreterie a proseguire lo sciopero.”