Alle prime luci dell’alba di domenica 18 settembre, in un tratto di spiaggia ricadente nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano lungo la costa del Comune di Marciana e, più precisamente, sulla spiaggia di Sant’Andrea, si è verificato lo straordinario evento della schiusa di un nido di tartaruga “caretta caretta”, dal quale si sono riversate, tra la sabbia e i cumuli di posidonia, le tartarughine il cui numero potrà raggiungere nei prossimi giorni dai 50 ai 100 esemplari.
La risposta “ambientale” della comunità locale è stata unanime, subito dopo la segnalazione ricevuta dalla Sala Operativa della Guardia Costiera di Portoferraio, si sono recati sul posto, insieme al personale della Capitaneria di
Portoferraio e del Locale Ufficio Marittimo di Marciana Marina, sette volontari di Legambiente “Arcipelago Toscano”, che, insieme ai bagnini dello stabilimento balneare “Consorzio di S. Andrea”, hanno provveduto all’immediata messa in sicurezza dell’area circostante il nido, delimitandola con pali in legno e rete ombreggiante per impedire l’ingresso dei bagnanti.
In particolare, il personale della Guardia Costiera per agevolare il “transito” delle piccole tartarughe ha disposto lo spostamento di attrezzature balneari presenti sull’arenile e di natanti in prossimità dell’antistante specchio acqueo.
Allo stesso tempo, si è provveduto a contattare il locale Istituto Zooprofilattico Sperimentale e le Università di Pisa e di Siena per l’attività di ricerca scientifica, per la successiva apertura del sito di nidificazione finalizzata ad effettuare gli studi sulle caratteristiche delle uova rinvenute, che si svolgerà nei prossimi giorni. Il sito continuerà ad essere vigilato e monitorato dal personale volontario di Legambiente per circa 7 giorni mediante il posizionamento di un gazebo sulla spiaggia, per l’eventuale schiusa di ulteriori uova.
La Guardia Costiera continuerà ad assicurare la necessaria cornice di sicurezza per la tutela delle specie marine protette e, più in generale, dell’ambiente marino e costiero.