Il suo prestigioso nome si aggiunge a quelli di Aldo Cazzullo, Franco Di Mare e Giordano Bruno Guerri ossia i premiati del Premio La Tore che poi sono diventati anche membri del Comitato scientifico e d’Onore del medesimo. La spontanea empatia che Gramellini ha mostrato col pubblico della serata tenutasi il 23 luglio scorso nella gremita piazza della Marina, il suo estremo ‘savoir faire’ mostrato durante l’aperitivo all’Arthotel ove ha gentilmente avuto una parola cortese per ogni ospite che era venuto a salutarlo e personalmente per la gentilezza avuta verso gli altri amici del Comitato d’Onore, oltre che verso il maestro D’Andrea che in suo onore ha inaugurato la personale ‘Angeli’ ancora visitabile in hotel fino al 20 settembre, hanno indotto il comitato promotore a proporgli l’ingresso nel Comitato d’Onore, cosa che lo scrittore ha felicemente accettato. Il curriculum di Gramellini è di tutto rispetto. Dopo aver conseguito il diploma di liceo classico presso l’Istituto San Giuseppe, nel 1985 decise di lasciare il mondo universitario e di iniziare a collaborare con il Corriere dello Sport, dando avvio alla sua carriera giornalistica. Assunto, un anno più tardi, come praticante al “Giorno”, sempre nella redazione sportiva, ha l’opportunità di raccontare in maniera dettagliata il primo scudetto di Silvio Berlusconi alla guida del Milan e di seguire i più importanti tornei di tennis del mondo dal vivo. Gramellini nell’inverno del 1988 si sposta a Roma, per lavorare nella redazione locale de “La Stampa”: spesso, però, si trasferisce a Napoli, soprattutto per seguire la vita calcistica ed extra-calcistica di Diego Armando Maradona. Scrive di sport anche durante i Mondiali di Italia ’90: anzi, è proprio un suo articolo riguardante Gianluca Vialli che induce la Nazionale azzurra a intraprendere un silenzio-stampa. Nel 1998 Massimo Gramellini fa ritorno a Milano, questa volta per dirigere il settimanale de “La Stampa”, Specchio, su cui cura la rubrica “Cuori allo Specchio”, una sorta di posta del cuore. Dopo essersi spostato ancora a Roma, il 12 ottobre del 1999 inaugura una rubrica il “Buongiorno” che compare in taglio basso sulla prima pagine della “Stampa”, a commento di un avvenimento importante della giornata. Lasciata Roma nell’ottobre 2005, Gramellini torna finalmente a casa, a Torino, nominato vice-direttore del quotidiano piemontese. Poco dopo, inizia a collaborare con “Che tempo che fa”, la trasmissione di Fabio Fazio in onda su Raitre, per la quale ogni sabato sera elenca e commenta le notizie più importanti di giorni precedenti. Conduce con successo dal 2016 il programma “Le parole” ogni sabato su Raitre in prima serata. Dal suo romanzo di maggior successo viene fatta una trasposizione cinematografica da Marco Bellocchio con protagonista Valerio Mastandrea. In grande fermento intanto l’attività del comitato promotore per la definizione della cinquina dei finalisti del premio 2023 e a breve sarà indicato il primo finalista. Acquisterà come sempre l’opera premio, Acqua dell’Elba. Non mancherà l’omaggio del dott. Marcello Bruschetti di Enoglam EVO. L’evento vedrà di nuovo il Patrocinio del Comune di Marciana Marina e la partecipazione attiva e fattiva della Prolo Loco marinese.
Jacopo Bononi- Franco Semeraro
*Comitato promotore del Premio letterario la Tore Isola d’Elba