Elba Festival, martedì 30 agosto a Rio con Mario Brunello

Il violoncellista protagonista della 26esima edizione di "Elba Isola Musicale d'Europa"

Dopo i concerti inaugurali a Portoferraio, la 26esima edizione del festival “Elba Isola Musicale d’Europa”, nel suo viaggio tra gli altri comuni dell’isola, fa tappa martedì 30 agosto a Rio con il concerto di Mario Brunello nella Chiesa dei SS. Giacomo e Quirico (ore 18.30). Nell’occasione, il celebre violoncellista veneto, da sempre ospite del Festival, eseguirà la Suite per violoncello solo n. 4 BWV 1010 di Bach, la Sonata per violoncello solo n. 2 Op. 86 di Mieczysław Weinberg e la Suite per violoncello solo (1926) di Gaspar Cassadó. Ingresso posto unico € 20; ridotto (minori di 18 anni, portatori di handicap, convenzioni) € 15.

Entrando nello specifico del concerto di Mario Brunello, si nota la presenza di due compositori del Novecento accanto a una colonna portante della musica di ogni epoca e stile, Johann Sebastian Bach, la cui Suite per violoncello solo n. 4 BWV 1010 rimane una delle tecnicamente più complesse fra le sei concepite per il violoncello dall’insigne Maestro tedesco. Con questa pagina si sono infatti confrontati grandi violoncellisti come Pau Casals, Mstislav RostropovichMischa Maisky, prossimo ospite di “Elba Isola Musicale d’Europa”, e lo stesso Mario Brunello.

Il primo dei due autori novecenteschi scelti da Brunello è Mieczysław Weinberg, nato a Varsavia nel 1919 e morto a Mosca nel 1996, la cui vicenda umana ha conosciuto momenti drammatici, inclusa la prigionia durante il regime sovietico. Autore, fra l’altro, di 26 sinfonie, 7 opere, 17 Quartetti d’archi, di opere da camera in varie combinazioni strumentali, 6 Sonate, 10 Concerti per violino, violoncello, flauto, tromba, clarinetto con orchestra, Mieczysław Weinberg era considerato da Dmitrij Šostakovič uno dei più importanti compositori del suo tempo. La Sonata per violoncello solo n. 2 Op. 86 è un tipico esempio della matura maestria di Weinberg, sia nella forma che nei mezzi sonori e tecnici.

Lo spagnolo Gaspar Cassadó (Barcellona, 1897 – Madrid, 24 dicembre 1966) è stato un violoncellista e compositore che scrisse un oratorio e molta musica da camera, soprattutto per il suo strumento, tra cui spicca proprio la ben nota Suite per violoncello solo che combina il formalismo barocco e l’orientamento alla danza delle suite di Bach con il nativo stile spagnolo dell’autore.

Mario Brunello è un musicista dotato di libertà espressiva rara al giorno d’oggi. A suo agio come solista, così come nella musica da camera e nei progetti artistici più innovativi, Brunello è stato elogiato da Gramophone per il suo “spirito eccezionale” e descritto come “intenso e appassionato” da The Strad. Brunello viene proiettato sulla scena internazionale nel 1986, divenendo il primo e unico italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca. Da allora ha suonato con i più importanti direttori, tra i quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Ton Koopman, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung e Seiji Ozawa e con molte prestigiose orchestre tra cui la London Symphony, la Philadelphia Orchestra, la NHK Symphony Tokyo, la Filarmonica della Scala e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nell’ambito cameristico, Brunello ha coltivato collaborazioni con autorevoli personalità: Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Andrea Lucchesini, Giuliano Carmignola, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini e il Quartetto Borodin. Ideatore e direttore artistico dei festival Fucina Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti, Brunello ha portato il suo violoncello del 700 nei luoghi più disparati, sulle cime dolomitiche come nel deserto del Sahara e sul monte Fuji.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Procchio celebra la carriera artistica di Luca Polesi

di Associazione Procchio Napoleonica

“Monserrato in noir”, serata rimandata a venerdì 6

La rappresentazione si terrà sempre alle 21,15, su all’Eremo di Monserrato