E’ necessario ascoltare la voce del Creato. Mai come in questo tempo.
Ecco allora giungere in modo opportuno il tempo dedicato al creato, quasi un mese (dal primo settembre al quattro ottobre), “un momento speciale per tutti i cristiani per pregare e prendersi cura insieme della nostra casa comune”, come ha scritto papa Francesco. Il Tempo del Creato vede tante iniziative, di varie tipologie, in ogni parte del nostro pianeta.
Quest’anno si punta ancor più sul tema dell’Ascolto. Scrive Francesco: “Se impariamo ad ascoltarla, notiamo nella voce del creato una sorta di dissonanza. Da un lato, è un dolce canto che loda il nostro amato Creatore; dall’altro, è un grido amaro che si lamenta dei nostri maltrattamenti umani”.
Richiamando la necessità della conversione ecologica personale e sociale, il Papa invita ad impegnarsi a modificare sia gli stili di vita che le scelte economiche. In particolare, richiama alla responsabilità dei politici nelle prossime conferenze sul Clima in Egitto (Cop 27) e sulla Biodiversità in Canada (Cop 15).
In quest’ultima occorre giungere a decisioni per fermare la distruzione degli ecosistemi e l’estinzione delle specie. A tal proposito, “preghiamo e invitiamo le nazioni ad accordarsi su quattro principi chiave: 1. costruire una chiara base etica per la trasformazione di cui abbiamo bisogno al fine di salvare la biodiversità; 2. lottare contro la perdita di biodiversità, sostenerne la conservazione e il recupero e soddisfare i bisogni delle persone in modo sostenibile; 3. promuovere la solidarietà globale, alla luce del fatto che la biodiversità è un bene comune globale che richiede un impegno condiviso; 4. mettere al centro le persone in situazioni di vulnerabilità, comprese quelle più colpite dalla perdita di biodiversità, come le popolazioni indigene, gli anziani e i giovani”.
Ha anche rilanciato la forte richiesta dello scorso anno: “Voglio chiedere, in nome di Dio, alle grandi compagnie estrattive – minerarie, petrolifere, forestali, immobiliari, agroalimentari – di smettere di distruggere i boschi, le aree umide e le montagne, di smettere d’inquinare i fiumi e i mari, di smettere d’intossicare i popoli e gli alimenti”.
La Chiesa italiana, mentre assume queste sollecitazioni, rivolge un’attenzione particolare al “pane” (tema al centro del prossimo Congresso eucaristico che si terrà a Matera). “Quante cose – si legge nel Messaggio – sa dirci un pezzo di pane! Basta saperlo ascoltare. Purtroppo il pane ci sembra scontato: è talmente ‘quotidiano’ da non attirare il nostro sguardo. Non si apprezza, si usa; non si guarda, si mangia. Lo consumiamo automaticamente, senza badarci”. Mancanza di gratitudine, voglia di accumulo e di ingiusta distribuzione, necessità di condivisione: sono questi i principali elementi, ricordando che in quel frammento c’è la terra e l’intera società. E sottolineando che “La condivisione così può diventare stile di cittadinanza, della politica nazionale e internazionale, dell’economia: da quel pane donato può prendere forma la civiltà dell’amore”.
Anche nel nostro territorio, nelle prossime settimane, verranno realizzate iniziative sul tema dell’Ascolto del Creato, con il coinvolgimento di varie realtà e anche del nostro Circolo Laudato Si’.
Sul gruppo facebook (Circolo Laudato Si’ Elba), verranno inserite proposte e materiali utili per approfondimenti.
Da ricordare, sempre su questo tema, l’appuntamento della Diocesi di domenica 3 settembre con il V Cammino da Massa Marittima a Santuario del Frassine.
Per contatti e per essere informati circa i nostri incontri e le attività (in particolare quelle in programma per il Tempo del Creato), usare la seguente email circololaudatosielba@gmail.com
Circolo Laudato Si’ Elba