In occasione dell’incontro pubblico tra il giornalista Stefano Tamburini e Sindaco Zini del 27 agosto
in sala consiliare presso la città di Portoferraio, Isola d’Elba
Come rappresentante del Comitato Libera Scelta Elba ed essendo stata invitata alla riunione
costitutiva del Comitato No Rigassificatori, ho necessità di fare chiarezza su alcune questioni.
Il Comitato Libera Scelta Elba (LSE) si è mosso da subito insieme all’associazione “Elba
Consapevole” e al Comitato Piombinese “Liberi insieme per la salute”, in rete con altre associazioni
toscane (come IDRA Firenze e altre), per informarsi e informare correttamente su quanto stava
avvenendo in questa torrida estate, all’insaputa della popolazione, martellata ormai da due anni e
mezzo di stati emergenziali e terrore volti a sospendere lo Stato di diritto, procedere con la
sospensione di ogni garanzia costituzionale e di seguito distruggere il tessuto economico e sociale
del paese. Abbiamo manifestato per molte ore sotto il sole cocente con i Piombinesi eroici,
accerchiando le uscite del palazzo comunale di Piombino dove Giani pensava di decidere le nostre
sorti, magari barattando una strada, un ponte e una facciata con il rigassificatore al porto.
Felici che si siano raccolte altre anime intorno al problema dei rigassificatori, vorremmo anche
evidenziare la correlazione tra gli eventi di geopolitica (leggi guerra alla Federazione Russa, invio
di armi da parte italiana e ristrutturazione in corso dell’economia capitalistica) e quanto da progetto
euro-atlantico (PNRR e agenda 2030) è stato pensato da menti criminali per il nostro paese.
Dovrebbe cioè essere chiaro che acquistare a prezzi non convenienti un prodotto non ecologico e
pericoloso rientra in un piano neocoloniale che porterà distruzione e saccheggio, il tutto supportato
e propagandato dal neolinguaggio orwelliano che usa le parole per significarne esattamente il
contrario. Green in particolare sta per predazione delle risorse naturali. La colonizzazione inizia
dalle menti attraverso le parole. Avviene nei paesi ipocritamente detti “in via di sviluppo” da molti
decenni e lo vedremo presto anche qui se non ci sarà una ferma opposizione popolare alla deriva
autoritaria in corso.
Siccome siamo in campagna elettorale ed è facile che la questione rigassificatori venga oggi
utilizzata in modo strumentale, vorremmo assicurarci che il “Comitato No Rigassificatori” abbia
fissato, nero su bianco, nell’atto costitutivo e nello Statuto che ogni Comitato, anche spontaneo e
non registrato, dovrebbe per trasparenza avere (art.39 codice civile), di essere apartitico e di avere
tra gli obiettivi principali quello della sua assoluta contrarietà a questo tipo di impianti su
TUTTO il territorio nazionale, a mare e a terra, a qualsiasi distanza e in qualsiasi circostanza.
Questo semplice atto formale reso pubblico rassicurerebbe molto gli animi di coloro che si
apprestano a lottare in modo unitario, comitati e associazioni locali, senza portare acqua ai mulini
dei partiti che non hanno certo brillato in coerenza negli ultimi anni e anche proprio su questi
argomenti.
Procedere all’approvazione di impianti per la soddisfazione energetica dei territori senza dover
passare da valutazioni di impatto ambientale (VIA) è un metodo dittatoriale e sovversivo dell’ordine
democratico che sta tutto dentro la politica delle emergenze già vista tristemente nei due anni e
mezzo passati.
Libera Scelta Elba è al fianco dei Comitati elbani e italiani No rigassificatori che perseguono
l’obiettivo di smascherare e mandare a casa gli speculatori e i loro servi travestiti da finte sinistre e
finte destre, ugualmente proni ad evidenti interessi sovranazionali.
Noemi Alessi
Comitato Libera Scelta Elba