Pubblica utilità

Afa, ecco come affrontare (ancora) il caldo di questi giorni

i consigli di Roberto Andreini - dipartimento delle specialità mediche dell’Azienda USL

In questo periodo di grande caldo, sono sempre più importanti le buone pratiche per evitare i colpi di calore. In particolar modo, sono gli anziani a dover porre attenzione alle piccole azioni quotidiane per vivere i mesi più caldi dell’anno in serenità. Roberto Andreini, direttore del dipartimento delle Specialità mediche dell’Azienda USL Toscana nord ovest consiglia soprattutto una cosa: ricordarsi di bere molta acqua, almeno 3 litri al giorno ad eccezione delle persone con scompenso cardiaco.

“Bere fa bene e fa bene a tutti – spiega Andreini – ma per gli anziani sono necessarie particolari accortezze soprattutto perché possono avere una minore percezione del senso di sete. Alcune patologie, in particolare quelle legate a disturbi cognitivi, ovviamente non aiutano ricordarsi di bere in maniera adeguata. Per idratare bene il proprio corpo, la cosa migliore è quindi sempre l’acqua naturale, possibilmente a temperatura ambiente. Se l’acqua fa bene, è invece altamente sconsigliata l’assunzione di alcool e anche quella di bevande gassate per dissetarsi. In questo periodo dell’anno poi molte persone fanno uso di prodotti di automedicazione a base di potassio e magnesio: in realtà non sono indicati se non a seguito di indicazione del proprio medico curante”.

“Un’altra buona pratica da seguire con il caldo torrido di questi giorni – continua Andreini – è quella di mangiare, salvo controindicazioni, molta frutta e verdura. Sono infatti gli alimenti migliori per assumere la giusta quantità di nutrienti utili a controbilanciare il caldo. Da ridurre invece gli alimenti che contengono sale e gli alimenti ipercalorici. In ogni caso è bene fare pasti leggeri e frequenti: la digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo”.

Necessario poi osservare alcune accortezze anche negli spostamenti. “Bisogna evitare di uscire nelle ore più calde – precisa Andreini – soprattutto nelle giornate in cui viene previsto un rischio elevato. Deve essere ridotta l’esposizione all’aria aperta in particolare nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 18. E’ sempre consigliabile fare delle passeggiate ma solo nelle ore meno calde della giornata. Nel caso, è consigliato andare in posti ventilati naturalmente, mentre i luoghi con aria condizionata possono non essere ottimali. L’aria condizionata deve infatti essere utilizzata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. La misura più semplice, in ambito domestico, è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria”.

“È poi importante come ci vestiamo – conclude Andreini – sempre meglio preferire scarpe comode e abiti leggeri di cotone, lino o fibre naturali evitando quelle sintetiche. All’aperto è utile indossare un cappello leggero e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Mentre se ci spostiamo in auto, è bene ricordarsi di ricambiare l’aria dell’abitacolo prima di iniziare un viaggio anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione”.

 

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