Simone Velasco continua a stupire tutti al Tour de France. Nella decima tappa della Grand Boucle, 148,5 km da Portes du Soleil a Megève, oggi è successo davvero di tutto: Simone, entrato stavolta nella fuga buona, con il suo capitano Lutsenko che è rimasto nel gruppo della Maglia Gialla ruota di Pogacar, è stato il primo degli italiani, 12.mo assoluto, dopo la sfortunata azione dell’altro azzurro Alberto Bettiol, fermato dalla protesta dei manifestanti quando era al comando da solo.
E pensare che avevamo sentito proprio ieri Simone, durante il giorno di riposo del Tour, per farci raccontare come stava vivendo questa sua straordinaria avventura.
“Da quando siamo arrivati in Francia dopo le prime tappe corse in Danimarca è successo davvero di tutto – ci ha raccontato – questi vanno ad andatura folle tutti i giorni senza tregua, e per ora io e la mia squadra – la Astana Qazaqstan – abbiamo cercato di mantenere il controllo aiutando il nostro capitano Lutsenko a mantenere il contatto con i primi. Per ora va tutto bene, con il piccolo rammarico di non essere ancora riusciti ad andare in fuga. Siamo contenti perchè Lutsenko cresce di giorno in giorno di condizione, e qualche cosa prima o poi succederà, visto che ci aspettano le tappe più importanti”.
E non c’è stato molto da attendere: evidentemente il riposo ha fatto bene a Simone, che oggi è entrato nel gruppetto dei fuggiaschi sfruttando il momento giusto e dimostrando di esserci e di poterci stare alla grande.
Una bella iniezione di autostima per il campioncino elbano: nella classifica rivoluzionata di oggi, che ha visto Pogacar rischiare di perdere la maglia gialla conservandola solo per 11 secondi, Simone Velasco è salito in 44.ma posizione, secondo degli italiani, meglio di Alberto Bettiol che è subito dopo di lui, e dietro solo a Damiano Caruso, che è 16.mo con alle spalle il capitano di Velasco, Lutsenko, anche lui salito fino alla 17.ma posizione.
Che dire, non mettiamo limiti alla provvidenza. Da oggi comunque siamo sicuri che l’audience del Tour de France, all’Elba, salirà in maniera vertiginosa.