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L’Elba apre definitivamente le porte al turismo sportivo

Il programma della Borsa del Turismo Sportivo. Il videomessaggio del presidente Malagò

Nel 2021 c’è stata una ripresa del turismo a livello mondiale ma è stata disomogenea, incerta,
e i viaggi internazionali sono decisamente al di sotto dei livelli pre pandemia. È il quadro che emerge
dal primo World Tourism Barometer del 2022, pubblicato da Unwto (United Nations World Tourism
Organization).
Per il 2022 si prospetta un “cauto ottimismo” tra i professionisti del turismo dovuto alle incertezze
legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, alla situazione economica.
Di sicuro gli arrivi internazionali non torneranno ai livelli del 2019. Secondo le stime Unwto, gli arrivi di
turisti internazionali potrebbero crescere dal 30% al 78% rispetto al 2021, ma rimanendo ancora in
un range tra il 50% e il 63% al di sotto dei livelli pre pandemia.
Si tornerà a viaggiare ma con la garanzia che distanziamento e igiene siano assicurati. Variabili
garantite in particolare dal turismo outdoor con attività prevalentemente all’aperto, con
organizzazioni che lo promuovono da sempre e in grado di mettere in atto precise regole
comportamentali
È proprio il caso del turismo outdoor: adventure specializzati di MTB & e-bike, trekking, percorsi
avventura e arrampicata, escursioni a cavallo, skydiving & paragliding, sport fluviali (rafting &
canyoning) e sport acquatici in generale (vela, windsurf, surf, SUP e kayak).
Il futuro prossimo del turismo sarà quindi sempre più caratterizzato da attività esperienziali: il trekking,
il cicloturismo, la riscoperta di borghi vicini a casa, la scelta di attività che hanno a che fare con il
territorio e la prossimità.
Viaggiare è sempre più connesso ai propri valori sociali, etici ed economici.
Un viaggiatore più attento all’ambiente, al proprio benessere psico-fisico, al rapporto con il luogo e la
sua Comunità, che adatta il viaggio ai propri bisogni.
Saranno rivalutati sempre più luoghi meno frequentati, meno conosciuti, a volte anche vicino alla
propria residenza. Si risponde con tempi di viaggio più lenti e ritmi naturali rilassanti, per praticare
attività utili al proprio benessere psicofisico.
Secondo un sondaggio di Booking, uno dei trend più forti sarà il viaggio come fonte di benessere:
per il 79% degli intervistati.

“È comunque il 69% la percentuale degli italiani che dichiara l’intenzione di andare in vacanza nei
prossimi 12 mesi e, sebbene la quota sia di -14 punti percentuali rispetto a un’analoga rilevazione svolta
un anno fa, si osserva comunque un forte desiderio di ritorno alla normalità, di cui le vacanze sono
parte importante. La propensione alle vacanze aumenta decisamente (77%) tra quanti sono andati in
vacanza lo scorso anno, e cresce ancora di più tra quanti hanno fatto una vacanza outdoor in villaggio,
camping o viaggio on the road nell’ultimo anno (80%)” riporta l’Osservatorio del Turismo Outdoor 20
Tra i nuovi trend analizzati emerge l’undertourism che si accompagna a un viaggiare lento, in auto,
bicicletta o addirittura a piedi, alla ricerca del giusto spazio per sé e i propri accompagnatori.
Il ritmo, i tempi del viaggio, di attività all’aria aperta non solo sportive, ma anche culturali e ambientali,
tali da divenire un vero e proprio segmento turistico e volano di promozione per il territorio.
Attività che fanno emergere nuovi bisogni, nuovi tipi di alloggi, attrezzature sempre più complesse e
sicure, nuove forme di comunicazione. L’operatore nella sua funzione di consulente dedica sempre più
tempo al cliente e alle sue nuove esigenze. In sintesi si è alzato il livello di professionalità da parte
dell’operatore.
Attività richieste anche dai nuovi target tra i quali i cosiddetti “nomadi digitali” che scelgono luoghi diversi
da quelli della residenza per vivere, lavorare e praticare attività del tempo libero e sportive.
Se per turismo attivo intendiamo tutte queste tipologie di fruizione turistica del territorio che non sono
pura osservazione ma implicano un impegno attivo del visitatore, per turismo sportivo si intende chi
pratica in modo dilettantistico attività sportive, ma anche chi viaggia per seguire eventi sportivi, o sceglie
destinazioni turistiche attrezzate in grado di rispondere ai propri bisogni sportivi.
Il Covid ha avuto un impatto durissimo sul turismo sportivo. In due anni di pandemia sono andati in
fumo più di 10 miliardi di euro. Secondo i dati di Banca Ifis, nel 2020 la spesa per questo tipo di
turismo in Italia si è ridotta del 74%, arrivando a 2 miliardi. Le presenze legate agli eventi sportivi
si sono ridotte del 76% e sono quindi state 7,6 milioni.
Chi parte per un evento sportivo spesso pratica altre attività: escursioni e gite (43,5%), visita ai centri
storici (27,9%), attività di benessere presso appositi centri (12,6%), shopping (12,2%), degustazione di
prodotti enogastronomici locali (9,5%).
La voce di spesa più importante è legata agli alloggi, per il 33% del totale. Segue la ristorazione con
il 16% e lo shopping con il 14%. Solo il 7% della spesa è il costo diretto dei biglietti per accedere
all’evento sportivo, il 6% è per i trasporti. Ci sono poi spese generiche legate comunque
direttamente all’evento (10%) e una porzione di spese varie dovute al viaggio e alla permanenza
(15%). In Italia i turisti sportivi abituali, ovvero coloro che almeno una volta all’anno effettuano un viaggio
per motivi legati allo sport, sono quasi quattro milioni e mezzo.

Il Turismo sportivo genera, ante covid, dai 12 ai 15 milioni di arrivi internazionali ogni anno e
rappresenta il 10% dell’industria turistica mondiale, con un fatturato di 800 miliardi di dollari (European
Travel Commission).
In Italia 20 milioni di persone praticano uno o più sport pari ad oltre il 34% della popolazione, di questi
il 24,4% svolge attività sportiva in modo continuo, mentre il restante 10% lo fa in maniera saltuaria
(fonte Istat).
Gli sport prevalenti: sci /18%, ciclismo 12%, trekking 9%, Vela 4%, windsurf 4%, tennis 4%, alpinismo
4%, sub 3%, equitazione 2%.
Alle attività specificatamente sportive vanno aggiunti gli oltre 15 milioni di Italiani che svolgono attività
fisica in particolare durante le vacanze.
Il Turismo attivo conta in Italia circa 165 milioni di presenze, pari al 18% del totale, fenomeno in forte
espansione, specie con la componente straniera.
Solo il Sistema CONI, senza tenere conto del calcio, organizza in un anno 400mila gare cui vanno
aggiunte 700.000 partite di calcio e 660.000 manifestazioni sportive locali, con movimentazione di
172.000 atleti.
Al di fuori del circuiti CONI ci sono gli eventi sportivi organizzati da Associazioni, Enti locali con migliaia
di appassionati e sportivi con POSITIVE RICADUTE SUL TERRITORIO IN PRESENZE
ALBERGHIERE E VENDITA SERVIZI CONNESSI (trasporti, food, visite, escursioni..).
Per avere un’idea della ricaduta sul territorio riportiamo i dati monitorati da Cesenatico che con la
gara cicloturistica “nove colli” crea presenze durante tutto l’anno,compresi allenamenti, viaggi con la
famiglia: 12.000 ciclisti hanno dormito due o tre notti in alberghi, la maggior parte con amici e famiglia,
con ricaduta sul territorio di oltre 20 milioni di Euro!.
Nell’ambito del turismo sportivo è in forte crescita il cicloturismo e il turismo legato ad eventi e-bike.
Slow sport: lo sport lento con il successo di discipline come la roccia, la canoa, la bicicletta, il golf, sci
fondo, sta diventando un interesse culturale, comportamentale, sociale e ambientale.
Riconciliare corpo e mente, avvicinarsi alla natura, preservare la propria salute. Lo sport lento
è una risposta all’esigenza di integrare le attività fisica alle pratiche di benessere.
E’ anche un modo per creare nuovi valori sportivi e culturali, fino a rimettere in discussione il rapporto
con il proprio sport. Così com’è un modo per imparare a rallentare e integrare il tempo per migliorare
le proprie prestazioni sportive. Gli atleti progrediscono nel loro apprendimento di una disciplina
attraverso una vasta gamma di velocità, da molto lenta, a lenta, a moderata, per arrivare alla massima
prestazione.
La lentezza diventa quindi metodo di allenamento, espressione di un proprio comportamento
quotidiano, una cultura sportiva.
LA BORSA DEL TURISMO SPORTIVO 2022
Dopo la pausa dovuta al Covid, dal 6 al 9 ottobre, si terrà all’Isola d’Elba la 27.ma edizione della Borsa
internazionale del Turismo Sportivo & Benessere termale: La più importante borsa europea
riservata al turismo sportivo e benessere termale, uno dei segmenti in più forte evoluzione.
L’Associazione Albergatori Isola d’Elba si è fatta promotrice di questo importante appuntamento del
mondo del turismo, insieme alla Regione Toscana, a Toscana Promozione Turistica, alla Camera
di commercio Maremma e Tirreno, al Coni Italia e al Coni Toscana, a Federalberghi e
Federalberghi Toscana, ai comuni dell’Isola, all’Ente Parco.
Nell’ultima edizione hanno partecipato circa 70 Buyers, i più importanti tour operators ed agenzie di
viaggi del settore italiani ed esteri, con esiti positivi rispetto all’opportunità fornita loro dalla Bts. I mercati
di provenienza sono stati principalmente quelli del centro Europa con Polonia, Repubblica Ceca e
Germania in testa,con oltre il 40% di operatori sul totale. A seguire la Russia con il 10% di operatori e i
paesi confinanti con l’italia: Austria, Francia e Svizzera con il 21%. Presenti anche i paesi nordici con
Danimarca, Svezia, Olanda, Regno Unito, la Spagna e l’Ucraina.
Anche gli operatori toscani e italiani del settore turistico-ricettivo si sono dimostrati molto soddisfatti per
gli incontri con i buyers, grazie in particolare alla possibilità di incontrare un segmento specializzato
quale il turismo attivo e sportivo, ed alla formula “agenda appuntamenti” prevista dal workshop.
L’agenda appuntamenti è una piattaforma informatica dove si generano i match fra operatori della
domanda e dell’offerta, a seconda dei relativi interessi, che poi si ritroveranno ai tavoli delle
contrattazioni in sede workshop il 7 ottobre. Possiamo stimare per il giorno del workshop un numero di
oltre 1.200 contrattazioni fra gli operatori con notevoli possibilità di finalizzazione in rapporti
commerciali.
Per questa edizione ed in considerazione del periodo storico che stiamo vivendo, la nostra attenzione
sarà rivolta, sia al mercato Italiano con maggiore considerazione, che al consolidamento della nostra
offerta presso il mercato europeo, segnatamente: Austria, Germania, Olanda, Polonia, Repubblica
Ceca, Belgio, Regno Unito e Svizzera.
L’edizione 2022 vede anche una rinnovata collaborazione con la compagnia aerea Silver Air che
attraverso i collegamenti giornalieri con i principali aereoporti della Toscana, renderà l’Isola d’Elba
ancora più vicina alle grandi città rispetto alle altre mete balneari Toscane. Gli operatori turistici
nazionali e internazionali, avranno la possibilità di apprezzare la comodità del collegamento attraverso
questo vettore.
Il programma della manifestazione prevede:
Il giorno giovedì 6 ottobre, presso il centro congressuale De Laugier, il convegno di apertura dal titolo
“la pratica sportiva come attività culturale e ambientale”; sarà dedicato al tema dell’undertourism e slow
sport, con la partecipazione di personaggi dello sport e di operatori turistici specializzati.
Venerdì 7 ottobre, presso l’Hotel Hermitage – La Biodola, si terranno gli incontri professionali,
convegni e seminari;
Sabato 8 e domenica 9 sono previsti vari Educational tour alla scoperta dell’Isola d’Elba e della
Toscana, riservati agli operatori buyers e alla stampa specializzata.
L’isola d’Elba rappresenta la destinazione perfetta per la vacanza attiva, con la possibilità di praticare
attività di mare, di terra e anche di montagna. Un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale:
dal diving alla vela, dalla canoa a tutti gli sport nautici, dalla mountain bike alla bike, al trekking. Il tutto
in un ambiente naturale e culturale autentico e in grado di rispondere al bisogno esperienziale del turista
moderno.
L’Associazione Albergatori dell’Isola d’Elba,da molti anni sta intervenendo nel settore, in
collaborazione con il Coni Italia e Toscana, al fine di creare un’offerta organizzata per accogliere
squadre a appassionati, garantire loro non solo l’ospitalità ma anche spazi adeguati e sostegni per
l’organizzazione degli eventi, creando una “sport community elbana” con Enti locali, Associazioni
Sportive, Comitati organizzatori.
L’Elba ha fatto la scelta della cultura e quindi del turismo sostenibile, di cui ambiente e turismo sportivo
sono logica conseguenza e parte essenziale; l’Elba è la destinazione ideale per far convergere idee,
progetti culturali, ambientali, sportivi.
Un laboratorio funzionale in tutte le stagioni dell’anno.

Una risposta a “L’Elba apre definitivamente le porte al turismo sportivo

  1. Delia Scotto Rispondi

    Spero tanto in questa svolta che potrebbe dare al turismo locale una boccata di ossigeno a lunga scadenza permettendo di allungare la stagione ben oltre i 2/3 mesi attuali. Auspico anche un’ offerta lavorativa rivolta al territorio dove sono presenti sia un istituto tecnico per il l turismo che un istituto alberghiero entrambi di ottimo livello: attingiamo alle risorse locali anche per organizzare eventi come la B.T.S. ed il territorio sarà pronto a dare risposte che potrebbero sbalordire gli esperti del settore. I nostri studenti sono pronti, e voi?

    8 Luglio 2022 alle 23:07

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