L’Assessore Regionale alla sanità nella sua ultima disposizione di fine maggio scorso, non da risposte chiare per risolvere la grave crisi (problema sottovalutato da anni) della Medicina d’urgenza dove l’aumento di accessi e il sovraffollamento del Pronto Soccorso (P.S.), cosa da noi denunciata una miriade di volte, possono portare a un vero e proprio collasso della struttura di emergenza dove si contano solo 2 medici Aziendali coadiuvati al bisogno da 3 medici del 118 convenzionati e alcuni provenienti da altri ospedali per far fronte alla grave crisi della medicina di emergenza che da anni non viene risolta anche se la propaganda ci fa pieni come uova. Da gennaio a tutto aprile gli accessi al P.S. (3610) sono aumentati di 527 in più dell’anno scorso 2021 quindi la situazione va trattata in maniera approfondita e con volontà di risoluzione senza girarci intorno con soluzioni sterili e inefficaci. L’Assessore si limita a movimentazioni interne dal nome accattivante come “presa in carico precoce” di quei pazienti posizionati nelle aree di Osservazione Breve Intensità (OBI) del P.S. per trasferirli anticipatamente in chirurgia e medicina interna. E’ vero che a volte i medici del P.S. si trovano a gestire 10 pazienti contemporaneamente ma è anche vero che sia la chirurgia che la medicina interna sono in grave crisi di personale e di area medica.
La nostra Medicina interna dovrebbe avere un organico funzionale di 9 medici + Primario mentre ora può contare solo su 6 medici più il Primario. Entro dicembre 2 medici dei 6 in forza al Servizio di Medicina Interna andranno in pensione e dalle delibere analizzate in questi giorni non vi è nessuna manifestazione di interesse per la loro sostituzione.
Assessore Bezzini, quella Medicina interna che lei identifica come un “polmone” assorbi pazienti di qualsiasi patologia e gravità gestisce già quasi il 70% delle attività di ricovero e ambulatoriale dell’ospedale e dal mese di dicembre prossimo dovrà lavorare con soli 4 medici + il Primario e se a questo si aggiungessero tutti i pazienti del dopo Triage collasserà definitivamente con grave danno alla nostra sanità pubblica locale e un peggior modo di cura. Assessore, ci preme ricordarle che l’attuale Medicina interna condotta dal Primario Dr. Riccardo Cecchetti anche se a ranghi ridotti gestisce la medicina di alta, media e bassa intensità. Inoltre si prende cura del Setting 2 A, del reparto Dialisi e provvede al servizio multidisciplinare Long Covid. Oltre a ciò il personale medico della Medicina interna garantisce consulenze al P.S. ai reparti e alle famiglie. A carico della Medicina interna sono anche gli ambulatori di reumatologia, endocrinologia, pneumatologia, doppler, interni stico, immunologico/reumatologico, diabetologia.
Assessore ci rivolgiamo a Lei, oltre per le proposte e gli indirizzi di funzionalità, affinché trovi il modo di assegnare medici alla Medicina generale interna e alla Chirurgia poiché anche questo Servizio è in grande sofferenza se vuole che il pronto soccorso e tutta la medicina d’urgenza funzioni meglio con meno stress perché se si continua in questo modo la Regione Toscana non rimarrà solo senza medici di medicina d’urgenza ma anche senza medici internisti, specialisti e chirurghi compreso gli anestesisti.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)