I commercianti e gli abitanti delle Antiche Saline non vogliono che la stazione ecologica di Esa sia spostato nella loro zona e per questo si sono riuniti nel comitato spontaneo “Antiche Saline “ per farsi sentire con l’amministrazione Portoferraiese, che avrebbe destinato invece la zona alla società che gestisce il ciclo dei rifiuti elbani. Loro intento è cercare di individuare un altro posto dove creare il deposito per i rifiuti, visto che quella che prima era una zona industriale, ora è a tutti gli effetti una zona commerciale e residenziale, in via di riqualificazione. Su questo sono d’accordo tutti quelli che hanno partecipato ad una riunione che si è tenuta nella mattinata di sabato per fare il punto prima di incontrare il sindaco di Portoferraio lunedi pomeriggio. “Il nostro comitato è nato dall’esigenza di far conoscere il progetto per ampliare l’area di raccolta differenziata qui, in una zona vicino alle nostre case e alle nostre attività – ha spiegato Marcella Parrini, portavoce del comitato – Ci siamo riuniti e ci siamo confrontati sulle proposte e le istanze da portare al comune di Portoferraio”. Commercianti ed abitanti della zona si erano già mossi nel 2010 dopo che era stata ventilata , l’ipotesi dello spostamento del deposito di Esa ma non era stata ricevuta risposta , Ora hanno inviato una lettera alla giunta comunale per esprimere il dissenso a questi progetto mentre suggeriscono piuttosto che al posto del deposito di Esa nell’area individuata sia creata una zona a verde e parcheggio pubblico individuando invece altre zone più lontane dall’abitato per il deposito dei rifiuti. Chi ci lavora e ci abita non è disposto a sopportare i disagi legati a questo progetto. “L’iniziativa dell’amministrazione comunale – si legge nella lettera inviata dal comitato alla giunta portoferraiese – non tiene conto dell’attuale edificato della zona che, in caso di realizzazione del sito subirebbe una svalutazione a livello economico né tiene conto del rispetto delle più elementari norme igienico sanitarie, favorendo una zona di degrado ambientale” pertanto richiedono una rivalutazione del progetto nel rispetto dei loro diritti. “Stiamo lavorando per riqualificare questa zona, centrale per le nostre aziende – ha commentato l’imprenditore Tiziano Nocentini – ma se venisse fatto il centri di raccolta si vanificherebbero tutte queste azioni. Ora è importante un confronto con l’amministrazione”.