Portoferraio

Aveva droga e armi in auto, arrestato dai Carabinieri

Trovati 60 grammi di cocaina purissima sottovuoto un coltello e una mazza ferrata

Da diversi giorni i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di Portoferraio erano appostati in una zona della periferia della città, per riscontrare le segnalazioni di alcuni residenti preoccupati, che avevano notato uno strano via vai nei pressi di alcune abitazioni isolate, sospettando connessioni con attività illecite. L’altro pomeriggio, ai militari nascosti tra la vegetazione non è passata inosservata un’autovettura che, giunta dalla strada provinciale, ha rallentato fermandosi in prossimità di un’area privata. L’immediato accertamento sulla targa ha consentito di valutare quantomeno inusuale la presenza del veicolo in quella precisa zona, dando così l’impulso agli uomini dell’Arma di entrare in azione. Bloccato dai Carabinieri mentre stava per fare ingresso in un cortile privato, il conducente dell’auto è stato sottoposto ad accurato controllo. L’intuito degli investigatori ha dato loro ragione, avendo rinvenuto all’interno dell’abitacolo un tirapugni in metallo pronto all’uso, una mazza ferrata e un coltello a serramanico, ma soprattutto, abilmente occultato in un vano dell’abitacolo, un involucro contenente oltre 60 grammi di cocaina purissima sottovuoto. La conseguente perquisizione della dimora del fermato ha permesso di recuperare sostanza da taglio e materiale utile al confezionamento della cocaina in dosi da distribuire sul territorio elbano, per un guadagno stimato di oltre 10mila Euro. Immediato il sequestro della droga e delle armi e anche di alcuni telefoni cellullari in possesso dell’uomo, ma soprattutto istantanee le manette scattate ai polsi del recidivo trafficante albanese N. A., 45enne, nullafacente e domiciliato sull’Elba da qualche anno, tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e porto abusivo di armi. L’uomo, che rischia fino a 10 anni di reclusione, è stato ristretto nel carcere “Le Sughere” di Livorno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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