Gli avvenimenti che coinvolgono l’Elba nei mesi cruciali tra il 1859 e il 1860 attraverso i documenti d’archivio, le lettere di Bettino Ricasoli, la corrispondenza tra i governatori granducali, le circolari, i proclami, i dispacci. È con questo scorcio del passato, con questa terra straniera, che gli studenti della V A Science Umane e della V A Scientifico si sono confrontati partecipando, sabato 14 maggio, alla presentazione di “Storia dell’alba dell’Unità d’Italia a Portoferraio e all’Elba 1859-1860. Attraverso documenti d’archivio” del prof. Marcello Camici, edito da Marchetti.
L’autore, medico e docente dell’Università di Pisa, nonché appassionato studioso di storia locale e autore di numerosi studî e il dott. Gabriele Del Sette hanno affrontato, con i ragazzi, gli snodi fondamentali del processo di unificazione nazionale attraverso la lente dei documenti d’archivio locale. L’Italia si fa anche attraverso le vicende elbane e la loro interdipendenza con quelle toscane: la rivoluzione pacifica di Firenze del 1859, la fine del dominio degli Asburgo-Lorena e l’annessione al regno sabaudo-piemontese. Il dialogo formativo sui documenti ha permesso ai ragazzi di intrecciare la microstoria delle speranze, delle riflessioni e delle strategie di protagonisti risorgimentali come Ricasoli con i documenti dell’amministrazione civile e militare preunitaria. L’intreccio documentale ha fatto così emergere l’entusiasmo di giovani uomini e donne, giovani proprio come gli alunni presenti, per “redimere l’Italia dalla servitù straniera”. Un’occasione, dunque, per vivere la storia attraverso un potente esercizio di immedesimazione, una prospettiva di prima persona che facilita il complesso lavorio della comprensione storica cui gli studenti dell’ultimo anno degli indirizzi liceali, in vista dell’Esame di Stato, sono chiamati a compiere.
Si tratta ancora una volta di un segnale del radicato rapporto della scuola con il territorio e con la tutela e la promozione della sua storia, ha commentato la Dirigente Scolastica prof.ssa Alessandra Rando, esprimendo soddisfazione per l’iniziativa che da ulteriore visibilità alla biblioteca d’Istituto.
Istituto Statale d’Istruzione Superiore “R. Foresi”