Pesca locale sostenibile e ambiente cercano nuove sinergie per innalzare qualità dei prodotti e difesa della natura. Presso l’auditorium del centro culturale De Laugier a Portoferraio si è tenuta la conferenza “Le comunità di pesca e la protezione dell’ecosistema mare nell’arcipelago Toscano” organizzata dal Flag Costa degli Etruschi. Un’iniziativa che ha visto l’elevata partecipazione di amministratori locali e regionali, Sindaci locali con cinque Sindaci isolani, di molti pescatori delle marinerie elbane e della Toscana in generale e dei principali stakeholder elbani.
Dopo i saluti iniziali del sindaco di Portoferraio Angelo Zini e del direttore del Flag Roberto Seghi, che hanno ricordato rispettivamente l’importanza della pesca nel sistema economico dell’Elba e la questione della compatibilità della pesca con le esigenze di tutela della natura, il vicepresidente del Parco Nazione dell’Arcipelago Toscano Stefano Feri ha confermato che quando si discuterà di eventuali allargamenti delle aree protette ci sarà attenzione a salvaguardare la pesca tradizionale e locale.
Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, ha fatto il punto della situazione: «Stiamo parlando di un settore già sostenibile: in Toscana oltre il 60% delle barche di pesca artigianale sono sotto gli 12 metri, in totale solo 150 imbarcazioni sono della cosiddetta grande pesca. Quando si parla di allargare ulteriormente le aree protette perchè l’Italia ha l’obiettivo 30% dobbiamo tenere in considerazione che attualmente in Toscana siamo già al 50%. E poi ci saranno anche altre nuove aree interdette per le nuove opere dal rigassificatore alla Darsena Europa. I pescatori devono avere indennizzi quando si chiudono aree di pesca, come succede con altre categorie economiche. In generale serve più condivisione delle scelte e servono interventi più rapidi, come a Orbetello dove la laguna è invasa da alghe e la cooperativa di pesca locale dà lavoro a 130 famiglie. Lo sviluppo della Toscana come luogo di qualità passa anche dalla pesca, prima di tutto per il turismo che ha bisogno di prodotti di qualità da offrire ai visitatori, senza considerare il fenomeno crescente del pescaturismo»
L’assessore regionale Monni ha continuato parlando della centralità delle attività pesca sostenibili, sia per l’ambiente sia per la pesca stessa, e della relazione stretta tra pesca sostenibile e aree marine protette. L’assessore all’ambiente ha confermato che la Regione estenderà al mondo della pesca le consultazioni per ragionare sulla strategia di tutela del mare. Infine in conclusione l’assessore regionale all’agricolturaStefania Saccardi ha lanciato l’idea di lavorare al marchio toscano della pesca di qualità e ha anticipato che la pesca sarà tra i settori indennizzati per la guerra ucraina perchè tra quelli più colpiti.
Flag Costa degli Etruschi rappresenta l’insieme dei portatori di interesse della pesca nelle province di Grosseto e Livorno ed è composta da cooperative di pesca, istituzioni locali, Confcooperative Toscana Sud e sindacati. L’incontro ha permesso di mettere a confronto gli attori del territorio e le istituzioni su come la pesca in Toscana possa conciliarsi con il sistema di protezione dell’ambiente, con il ruolo chiave della Regione