Lunedì 2 maggio è stato un giorno di grande traffico aereo a livello di elisoccorso sull’isola d’Elba. Una coincidenza, ovvio, che ha visto in atto un intervento primario e due secondari sul territorio dell’isola nello stesso giorno, oltre a un paio di chiamate rimaste in standby.
La coincidenza si è concretizzata all’aeroporto di La Pila, che dal 19 aprile – a causa dell’indisponibilità per lavori della piazzola sull’ospedale di Portoferraio – ospita gli atterraggi diurni dei “Pegaso” della Regione. Poco dopo le 17, infatti, si sono ritrovati ospiti dello scalo elbano sia il Pegaso 2, di stanza a Grosseto, che ordinariamente opera sull’isola, che il Pegaso 3, che parte dalla base del Cinquale (Massa) ed interviene in caso di necessità anche sull’isola.
Un evento significativo ma non eccezionale, se si pensa che (gli ultimi dati disponibili sono del 2020) sull’Elba ci sono 190 interventi all’anno dell’elisoccorso.
Un evento, semmai, che al di là della sua particolarità fa pensare ancora una volta alla opportunità da parte della Regione Toscana di stabilizzare una base operativa con un elicottero del 118 anche all’Elba.