Non si può lasciare l’isola d’Elba senza aver visitato la parte destinata alle risorse minerarie: Monte Calamita, Rio Marina e Rio nell’Elba. Siamo nel versante sud-est dell’isola, dove si trova la più importante delle miniere ovvero Capoliveri, territorio tutt’oggi oggetto di attività estrattive, infatti sulla costa si vedono ripidi gradoni ricchi di massi neri luccicanti e venature azzurre e verdi digradano verso il mare.
La Miniera Calamita, in foto, è così nominata per la prevalenza di mineralizzazione a magnetite. Nella parte alta i cantieri si mostrano come anfiteatri naturali a cielo aperto, in cui i vecchi e imponenti impianti di lavorazione risultano ben visibili anche dal mare. Nella parte bassa si estraggono magnetite ed ematite.
Nel 1991 è nato Il Parco Minerario dell‘Isola d‘Elba. Il suo obiettivo è quello di riconvertire le aree degradate dall’estrazione del ferro e custodisce un patrimonio geologico, mineralogico e storico minerario di inestimabile valore. È un’area di enorme importanza paesaggistica e culturale, caratterizzata da suggestivi “paesaggi lunari”, colori rosso sangue e giallo ocra e dalla presenza di resti di vecchi impianti di lavorazione.
Nel giacimento di Rio Marina venivano estratti principalmente ematite e limonite, oltre a vari minerali accessori come pirite e quarzo. Chi è attratto dai minerali, non può non visitare il Museo Civico Archeologico del Distretto Minerario di Rio nell’Elba, museo che conserva la storia di uno dei borghi più antichi dell’isola. In più Rio nell’Elba è interessante anche per i Lavatoi Pubblici con le bocche di ottone, la Chiesa delle Anime e la Valle dei Mulini, che ospitava ben 22 mulini funzionanti.
Da non perdere:
- Miniere del Monte Calamita a Capoliveri
- Museo dei Minerali di Rio Marina e Rio nell’Elba