Nei giorni scorsi una delegazione composta da rappresentanti della Associazione Amici di Bagnaia, con una nutrita partecipazione della popolazione residente nella località, ha incontrato la minoranza consiliare del comune di Rio. Erano presenti Umberto Canovaro , Mirco Giordani , Marcello Barghini , Fortunato Fortunati e Cinzia Battaglia.
La riunione era stata convocata dalla associazione per confrontarsi su quanto accaduto nelle scorse settimane alla Casetta del Pescatore e su come l’amministrazione Corsini stia gestendo la vicenda dell’affidamento del bene demaniale ad una società privata, avvenuto attraverso un bando ad evidenza pubblica al quale ha partecipato anche la stessa Associazione Amici di Bagnaia. “Noi chiediamo aiuto a voi – hanno detto i responsabili dell’associazione – perché il sindaco non ci risponde, non c’è dialogo fra noi e l’amministrazione comunale”. Ed inevitabilmente la discussione è stata incentrata anche sulla proposta che il sindaco di Rio Corsini avrebbe fatto al collega portoferraiese Zini per instaurare una gestione associata della frazione che veda coinvolti i due comuni confinanti. E’ stato ricordato ai consiglieri comunali riesi come Bagnaia si senta portoferraiese e viva con i servizi di Portoferraio, rammentando che anche in campagna elettorale si era parlato della richiesta della frazione di essere annessa al territori comunale di Portoferraio. “Ma andare sotto Portoferraio è sbagliato, – hanno risposto i consiglieri comunali – questo è il vostro territorio e dovete lottare per risolvere i problemi che ci sono . Quella per Bagnaia deve essere una battaglia politica, fra 14 mesi ci sono le elezioni e anche un eventuale referendum per chiedere di passare sotto Portoferraio non farà in tempo a cambiare le cose. Noi possiamo solo fare pesare queste scelte politiche che vi hanno escluso.”
“A Bagnaia è stata persa l’occasione di farla sentire riese”, questa la sostanza del messaggio arrivato dai consiglieri comunali di minoranza di Rio, tornando sulla questione della assegnazione dell’edificio demaniale della Casetta del Pescatore ai privati. “Il comune dovrebbe avere una funzione sociale sul territorio – è stato detto ancora dai consiglieri comunali – quindi avrebbe dovuto essere privilegiato l’associazionismo, come invece non è accaduto in questo caso. L’assegnazione ai privati è stato un atto politico, perché nella formulazione del bando non è stata data nessuna forma di preferenza all’associazionismo”.
Al termine dell’incontro, i consiglieri comunali di minoranza si sono messi a disposizione dell’associazione e della gente di Bagnaia, impegnandosi intanto a chiedere copia del Contratto della Concessione Demaniale (che fra l’altro pare non essere ancora stata rilasciata) e ad avere inoltre delucidazioni in merito a quale sarà il periodo di concessione della Casetta del Pescatore ai privati. La questione Bagnaia verrà inoltre portata in Consiglio Comunale, chiedendo conto al Sindaco Corsini di tutti gli aspetti della questione, compreso il comportamento minaccioso e inquisitorio tenuto dalla vicesindaco Barbagli in occasione della sua ultima visita sul territorio.