Saranno in molti i turisti che verranno a trovarci nei prossimi giorni, e magari fra loro anche qualcuno che arriva sull’isola per la prima volta. A loro uso e consumo regaliamo loro qualche consiglio, uno per ogni giorno festivo del prossimo ponte Pasquale. Ecco quello che intanto abbiamo preparato per primo.
L’isola d’Elba è meta di turismo e amanti della barca. Nota per le bellezze che solo un mare pulito e salvaguardato sa promettere, è anche molto gettonata per gli sport e le escursioni subacquee. Non tutti sanno che, però, l’Elba nasconde preziosi tesori e secoli di storia anche nell’entroterra. Un week end sull’isola toscana può benissimo trasformarsi in un’avventura tra storia e pirati, rovine e architettura senza tempo. Preparatevi perché tra salite e sentieri ripidi, ci sarà da camminare!
GIORNO 1: ALLA SCOPERTA DELLE FORTEZZE
Iniziamo questo piccolo viaggio dalla costruzione più importante: il Castello del Volterraio. Situato a 394 metri d’altezza è noto anche come la Fortezza di Volterraio. Purtroppo non si conoscono con precisione le sue origini, ma sappiamo che nel 1200 era già passato tra le mani di etruschi, romani e pisani.
Quando nel 1402 i genovesi provarono ad espugnarlo durante la conquista dell’isola, la fortezza non cadde e la stessa sorte accadde anche sotto l’attacco di Barbarossa nel 1544. Pochi anni dopo fu Cosimo de Medici che lo trasformò in una torre di vedetta perché da lì si poteva tenere sotto controllo l’accesso a Portoferraio dove nel frattempo erano in piedi i lavori per costruire Forte Falcone e Forte Stella.
Nel 1700 il castello iniziò a godere di un periodo di tranquillità, che, però, lo portò al declino e al degrado. Fino agli inizi del 2000 si sono susseguiti progetti di restauro, realizzati nel periodo 2013/2016. Oggi è sicuro e facilmente accessibile insieme alla piccola chiesa di San Leonardo.
L’itinerario prosegue seguendo le fortezze costruite in epoca Medicea. Sono 3 e rappresentano la parte più importante del sistema difensivo: Forte Falcone, Forte stella e Torre Martello. Forte Stella è la “guardiana” di Portoferraio. La struttura è stata la prima, costruita da Benvenuto Cellini e rientra nei progetti di fortificazione dell’isola voluti da Cosimo de Medici. La sua forma irregolare è molto famosa e sono noti anche gli 80 gradini che compongono la scala a chiocciola e le 24 lanterne utili per l’illuminazione. Si narra che il suo costruttore ricevette una somma in denaro più bassa delle aspettative reali.
Forte Falcone fu ideata da Giovanni Battista Bellucci nel 1548, è grande ben 2360 mq ed è posta sulla collina più alta della cittadina. Sul portone riporta la lapide in marmo dedicata al fondatore Cosimo, simile a quella che si trova su Porta a Mare e Forte Stella. È famosa per ospitare diverse opere e fungere come museo. All’interno, infatti, vi sono delle Gallerie dell’Ex Comando Dicat della seconda Guerra Mondiale, dove sono custodite divise, macchinari e oggetti di quella della Marina Militare. Dal 2017 ci sono anche una cinquantina di ceramiche del Museo di Arte Moderna Italo Bolano.
Torre Martello, altrimenti detta Torre della Linguella, è la terza e ultima fortezza che viene costruita nel 1548 da Giovanni Camerini, per completare il progetto di Cosimo De Medici. Costruita direttamente sugli scogli, con un’architettura che denota robustezza ed eleganza, porta i colori del rosa chiaro, del rosso dei mattoni e le rifiniture in marmo bianco,
Torre Martello ha una forma ottagonale e aveva una funzione di avvistamento. La torre è nota anche come Torre di Passannante, l’anarchico lucano che il 17 novembre del 1878, armato di un piccolo coltellino e senza riuscire minimamente nell’impresa, attentò alla vita del Re d’Italia Umberto I di Savoia in visita a Napoli.
A causa di questo attentato fu rinchiuso per ben dieci anni in una cella alta 1,40 m, completamente buia e priva di latrina, legato a una catena di 18 chili. I marinai che passando nelle vicinanze della torre udivano i suoi lugubri e continui lamenti, iniziarono a chiamarla torre di Passannante.
Continuando a camminare sulla scia delle costruzioni di Cosimo I, non si possono non ammirare i Bastioni Medicei. Disposti su ben quattro livelli, i bastioni costituiscono un altro sistema di difesa eretto a protezione dagli attacchi invasori. I bastioni sono: Bastione “del Veneziano”, “del Casino di Mezzo”, “delle Palle” e “della Cornacchia.
Tra Forte Falcone e Stella, si apre il Bastione dei Mulini, chiamato così dopo che vi vennero eretti due mulini a vento. Dopo il Forte Stella, in direzione della Torre della Linguella, furono eretti altri tre bastioni: il Bastione “dei Pagliai”, “del Maggiore” e “di San Cosimo.
Camminando tra i bastioni, arriviamo a Villa dei Mulini ovvero la residenza ufficiale di Napoleone. Durante l’esilio dell’imperatore all’Isola d’Elba, siamo nel periodo 1814/1815, l’altrimenti chiamata Palazzina dei Mulini veniva utilizzata per la vita pubblica e di rappresentanza, al contrario di Villa San Martino, che era destinata per la vita privata dell’imperatore.
Da non perdere:
- Forte falcone
- Fronte Terra
- Bastione dei Mulini
- Villa San Martino residenza napoleonica