“Sono Gian Mario Gentini il presidente del circolo culturale “Le Macinelle” di San Piero in Campo nel comune di Campo nell’Elba. Il mio obiettivo, unito a quello di tutti i componenti e iscritti di questo Circolo, è quello di recuperare il patrimonio culturale ed artistico di cui è ricco il nostro territorio, contrariamente a quel che si potrebbe immaginare a causa della nostra remota collocazione geografica e sociale.”
Inizia così la presentazione dell’iniziativa con la quale di cerca di raccogliere fondi per il restauro degli affreschi della chiesa di San Nicolò, a San Piero. La racconta è iniziata già da qualche tempo sulla piattaforma Gofundme – dove ognuno di noi può donare, volendo anche in forma anonima – con l’obiettivo di raggiungere la somma di 10mila euro.
“Quello che ci distingue e ultimamente ci ha conferito un’apprezzabile visibilità e ci ha posto ad una rilevabile attenzione– si legge nella presentazione preparata da Gian Mario Gentini per il circolo culturale Le Macinelle – è l’eccellenza dei nostri minerali grazie ai quali siamo conosciuti universalmente nel mondo scientifico, la peculiarità del nostro granito che fu tesoro sfruttato dagli antichi Romani (vedi Pantheon) e dalla Repubblica Marinara di Pisa. Ma vorrei proporvi alla vostra attenzione un gioiello della nostra arte: la chiesa di San Nicolò che si erge in vicinanza del piazzale di Facciatoia una terrazza che si affaccia a Sud sullo spettacolare golfo di Campo. In questa chiesa di architettura romanico-pisana, dalla peculiare architettura a due absidi e due navate, rimaneggiata nelle dimensioni dopo le tremende incursioni distruttive dei pirati Dragut e Barbarossa nel cui periodo venne inserita nel contesto di bastioni cinquecenteschi ricavandone anche un caratteristico e unico sagrato interno, sono contenuti degli affreschi di pregevole fattura che la trascuratezza del tempo e l’abbandono dell’uomo hanno condannato a un progressivo e importante degrado. Sottolineo che questi affreschi sono gli unici presenti su tutto il territorio dell’Isola d’Elba concorrendo alla solidità del nostro orgoglio culturale e artistico nonché al suo fondamento sociale. Essi rappresentano un vero e proprio “Unicum”, unica e valente testimonianza di arte pittorica muraria presente su tutto il territorio della nostra Isola. Fino ad oggi accurati esami non sono riusciti a datarli con buona approssimazione né, tantomeno, ad attribuirli a un artista o a una scuola pittorica anche se è stato unanime il riconoscimento della loro pregevolezza. È certo che al tempo della loro realizzazione il paese di San Piero dovette conoscere una discreta solidità economica, certamente derivante dal florido commercio del granito, che poté consentire la committenza dei lavori a maestranze di livello, fatte venire all’Elba dal vicino Continente Toscano ricco di artisti famosi. Si potrebbe eccepire che la Toscana è ricchissima di opere d’arte meritevoli di attenzione anche in centri minuscoli, ma noi sottolineiamo che questa nostra chiesa rappresenta l’unica testimonianza di tal genere all’Isola d’Elba, un territorio limitato, ma sufficientemente grande ed esteso da meritare un’attenzione particolare e anche perché quest’opera d’arte rappresenta un documento unico della nostra storia e della nostra identità anche sociale oltre che artistica. Il nostro sogno e la nostra volontà è quella di addivenire ad un restauro radicale dell’intera opera o, quanto meno, in una prima fase, ad un restauro conservativo che freni e scongiuri ogni ulteriore degrado. “
L’iniziativa è reperibile sulla pagina facebook ELBAEVENTI “il 1° e ufficiale”