A Rimercoio, nella valle nei pressi del paese di Poggio, secoli fa i fabbri avevano costruito una sorta di quartiere industriale: un pianoro e la disponibilità di legname e acqua rendevano il sito perfetto per la riduzione del ferro dell’Elba. I volumi di lavorazione erano tali che nella seconda metà del Novecento si andava con i camion a recuperare le scorie ferrose da fondere negli altiforni, ma ancora oggi Rimercoio mostra uno degli accumuli di “schiumoli” più vasti di tutta l’isola. L’occhio esperto vi distingue anche ruderi di fornace, segni di lavorazione sulle pietre di granito, piazzole per le carbonaie, mortai per pestare il minerale, nascosti nel bosco che ospita castagni monumentali.
Superata la strada provinciale, il sentiero 106 porta, in leggera salita, fino alla “buca della Nivera”, in cui d’inverno veniva stipata la neve per produrre il ghiaccio che, trasportato col fresco della notte, arrivava fino all’ospedale di Portoferraio.
Salendo ancora si raggiunge l’incrocio con la GTE al Ferale e poi sul “crino di Montecristo”. Sulla cresta lungo la discesa si incrociano caprili, ripari rupestri e siti già frequentati in epoca preistorica, per poi arrivare al vecchio bar di Poggio e di nuovo nel paese con la sua chiesa-fortezza.
Percorreremo l’itinerario con Silvestre Ferruzzi, architetto e storico, esperto conoscitore di Poggio, dei suoi dintorni e di tutta l’Elba occidentale con le sue chiese, spiagge, castagneti e cave di granito.
«E tutto è sacro, lassù; dalla polvere sotto lo zoccolo della capra alle nuvole bianche che il maestrale spinge verso altre dimensioni, altre immagini»; così si conclude il volume «Terre d’occidente e altre memorie», scritto da Silvestre Ferruzzi ed edito da Persephone Edizioni, in libreria dal 16 marzo. Il libro, di 218 pagine, è un compendio geografico e storico degli straordinari territori dell’Elba occidentale […]. Fatti di storia, di botanica, di archeologia, di antichi mestieri si intrecciano in un susseguirsi di emozioni; cave di granito, caprili, cappelle rurali, ruderi di mulini e concerie, siti archeologici, vigneti, formazioni rocciose, il tutto condensato nelle pagine di un libro che costituisce una «summa» delle ricerche storiche ed ambientali iniziate dall’autore diciassette anni fa. La seconda parte del volume, intitolata «Altre memorie», rappresenta un «excursus» di 39 escursioni che dal 2005, come racconta l’autore, «hanno permesso, in alcuni casi, di scoprire cose interessanti del nostro passato isolano». [da Elbareport]
OBBLIGATORIE scarpe da trekking e acqua. Iscrizione anticipata necessaria quanto prima via email a info@caielba.it, inviando nome, data di nascita e telefono; gratuita per soci CAI, i non soci devono effettuare entro venerdì 25 bonifico di € 7,50 per assicurazione e rimborso spese sul conto bancario intestato a: CAI sottosezione Isola d’Elba, IBAN: IT45I0637070740000010002214, causale: “Quota non socio escursione Poggio Rimercoio Nivera Ferale 27 3 2022”, e inviarne attestazione via email insieme ai propri dati (nome, data di nascita, telefono). In alternativa, è possibile consegnare sempre entro venerdì 25 € 7,50 ai consiglieri. (Purtroppo NON è possibile saldare la mattina stessa dell’escursione.)
Accompagnatori: Francesco Stea, tel. 340 2336069
Lunghezza: 6 km
Dislivello: 350 m
Durata: 3 ore
Difficoltà: E (escursionistica)
Ritrovo: ore 10.00, piazza del Castagneto, Poggio (attenzione al cambio dell’ora!)
SI PREGA DI PRENDERE VISIONE DELLE NORME ANTI-COVID PER LE ESCURSIONI:
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