Bagnaia

Marco Corsini: “Un vero e proprio atto intimidatorio”

Il sindaco di Rio interviene sulla vicenda della Casetta del Pescatore

L’azione perpetrata alla “casa del pescatore” a Bagnaia nella notte tra giovedì e venerdì secondo il sindaco di Rio Marco Corsini è “un vero e proprio atto intimidatorio” su un edificio demaniale su cui il comune esercita le funzioni amministrative. Quindi per darla in concessione ha proceduto, “come previsto per legge “puntualizza Corsini, con una regolare gara d’appalto che ha portato alla concessione ad un diving. Da lì è iniziata la polemica dell’associazione bagnaiesi con il comune di Rio. “Non mi sono mai sottratto al dialogo che anzi c’è stato più riprese. informa Corsini – ho detto all’associazione che se non erano d’accordo con la procedura potevano presentare ricorso al Tar ma questo non è stato fatto ed è iniziata invece un’attività di intimidazione. Ho anche promosso un incontro tra le parti offrendo una mia mediazione. La sola cosa che sono stati capaci fare è offrire dei soldi al concessionario perché se ne andasse. Una minaccia che poi si è tradotta in questo atto gravissimo che fa capire il clima di grande degrado in cui versa il territorio”. Oltre ai gravi danneggiamenti infatti sulla parete della “Baracca” sono state lasciat scritte diffamatorie nei confronti del primo cittadino. “Questo è un clima di intimidazione mafiosa – commenta ancora Corsini – c’è la pretesa che il territorio sia cosa loro e che possano fare come vogliono e la cosa grave è l’assoluto silenzio delle persone di Bagnaia . Non ho visto nessuno che abbia condannato questo gesto o abbia preso la distanza”. Un atto che ha conseguenze anche per quanto riguarda i lavori da fare perché ora la struttura avrà bisogno di un intervento molto più consistente per poter essere utilizzata. “Non ci sono problemi strutturali – spiega ancora Corsini – ma è stato danneggiato anche il solaio e quindi ora i lavori da fare all’immobile sono più lunghi e costosi”. Lunedì prossimo ci sarà la formalizzazione della concessione, in un clima quanto mai pesante. “La formalizzazione è di ufficio – termina Corsini – purtroppo i concessionari entrano in questo clima di palese ostilità, un clima, ribadisco, di degrado e intimidazione. Io ho risposto in tutte le sedi difendendo l’operato dell’amministrazione ma oggi siamo a questo risultato”.

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