La festa dell’ 8 marzo trae le sue origini nel lontano 1910, quando un’attivista e sostenitrice dei diritti delle
donne, la signora Clara Zetkin, presentò a Copenaghen l’idea di creare una giornata internazionale dedicata
al genere femminile, e le cento donne presenti, provenienti da 17 paesi diversi, aderirono all’unanimità.
Dalla genesi del passato arriviamo ai giorni nostri, tempo in cui alle rivendicazioni iniziali, quali orari di
lavoro ridotti piuttosto che diritto di voto, se ne sono sommate altre strettamente legate alla nostra
emancipazione, perché è vero che tanti traguardi sono stati raggiunti, ma ve ne sono ancora da
raggiungere.
Quando si parla di “donne” non ci possiamo assolutamente dimenticare degli abusi e degli atti di violenza
che quotidianamente rimbalzano sui media e ci pongono in una posizione di apparente grande fragilità,
fragilità nella quale non ci sentiamo a nostro agio, abituate a muoverci su più fronti contemporaneamente
e dimostrando il nostro valore; quindi non ci sembra giusto soccombere per mera forza fisica.
L’esempio illuminante della “forza” delle donne mai come in questi giorni è evidente e ne sono la chiara
testimonianza le donne ucraine, sia quelle che restano per contribuire alla difesa della propria nazione sia
quelle che affrontano i viaggi della speranza per portare in salvo i figli. Loro malgrado, ci stanno dando un
grande segnale di coraggio e resistenza, un esempio che ci fa comprendere che, quando pensiamo di aver
esaurito tutte le nostre risorse, ci rendiamo conto che possiamo ancora dare tanto!
Anche se in ritardo, la panchina rossa di Viale Cerboni vuole essere il segnale che Marciana Marina è con le
donne che subiscono violenze di qualsiasi genere. Ci auguriamo che il solo vederla faccia riflettere sul
profondo rispetto che tutte le donne meritano.
L’Amministrazione Comunale di Marciana Marina