Era diventata un’ossessione per il 71enne D.F.P., pensionato di Rio invaghitosi follemente di una donna molto più giovane di lui, conosciuta occasionalmente, alla quale aveva prestato mille attenzioni nonostante la signora avesse esplicitamente affermato di non essere interessata alle sue avances. L’uomo aveva così iniziato a controllare e letteralmente perseguitare la sua vittima nel tentativo di costruire con lei una relazione, facendole sistematicamente recapitare indesiderati “cadeaux” (fiori, quadri, vari monili artigianali…), oltre a lettere e messaggi amorosi, incurante o indifferente alle risposte negative della donna. Nonostante l’uomo fosse stato anche diffidato verbalmente dai Carabinieri di Rio, ai quali la malcapitata si era rivolta per querelare lo stalker e chiedere aiuto, continui erano i tentativi di approccio e le snervanti proposte che la vittima era costretta a sopportare.
Proprio a seguito di tali denunce, grazie alle incontestabili prove raccolte nell’ambito dell’incessante attività investigativa svolta dai Carabinieri, il GIP del Tribunale di Livorno ha disposto nei confronti di D.F.P. il divieto di avvicinamento alla parte offesa, alla sua abitazione e ai luoghi frequentati dalla stessa, nonché di mantenersi a una distanza di almeno duecento metri, ordinando altresì l’applicazione del braccialetto elettronico per verificare che si attenga alle prescrizioni stabilite.
Francesca
Non vedo ironia in un titolo che come sempre narra storie storpiate
Se non ci fosse stata una rete di donne a supportarla si sarebbe fermato tutto molto prima e oggi forse avreste raccontato una storia diversa
Un esame di coscienza è necessario per chi lavora con le parole
8 Marzo 2022 alle 9:05
Roberta Pellegrini
“Troppo innamorato respinto”: lui, ultimo dei romantici, descritto come un uomo spinto da un nobile sentimento; lei, che lo respinge, ha un comportamento, attivo quindi, che lo ha portato a molestarla. D’altronde, perché una donna dovrebbe sottrarsi a una simile manifestazione d’amore? In tutto questo chi riporta il fatto, celandosi dietro il tendone dell’ironia, non ha altra fantasia che proporre il solito schema patriarcale della vittima che è colpevole e del colpevole che è vittima del troppo amore. C’è da fare dell’ironia su questa vicenda? Proprio no. L’ironia è stata colta dai lettori, viste le critiche che stanno arrivando? Nemmeno. Magari, prima di rispondere piccati e giocare sempre la carta dell’ironia, si potrebbero dedicare un paio d’ore di questo otto marzo a una seria riflessione.
8 Marzo 2022 alle 8:38
Silvia M.
Come si può definire troppo innamorato qualcuno che non rispetta minimamente la volontà e la libertà dell’altro? Se questo è il concetto di amore allora comprendo come tutto vada storto…
7 Marzo 2022 alle 22:25
Fabiana
Grazie alle donne che hanno risposto, indignate per l’uso del termine innamorato, sono perfettamente d’accordo con loro, aggiungo che chi usa concetti maschilisti si nasconde spesso dietro il paravento dell’ironia..
Penso che ci sia poco da ironizzare contro la violenza alle donne. La prima impressione che dà l’articolo secondo me è quella di provare pena o al massimo derisione per il ”povero vecchietto”. Infatti poco dopo la donna forte che ha reagito a continue molestie denunciando lo stalker viene definita come vittima. Ne avrei ancora da dire… Tutta la mia solidarietà alla donna che sta affrontando questa cultura patriarcale
7 Marzo 2022 alle 10:02
Veronica
Questa romanticizzazione della violenza e degli abusi verso le donne deve finire. Non c’è niente che possa vagamente assomigliare all’amore in questi fatti. Certi titoli sono parte integrante della cultura dello stupro ed è ora che voi giornalisti ve la smettiate, ci siamo largamente stufati tutti quanti.
6 Marzo 2022 alle 20:22
Paolo Chillè
Romanticizzazione? Conosce la parola ironia?
7 Marzo 2022 alle 8:57
Veronica
Sinceramente non trovo oggetto di ironia la vicenda di disagio e di paure di una ragazza che ha dovuto sopportare nel tempo (e se sono arrivati al braccialetto elettronico vuol dire che di tempo ne è passato tanto) le molestie di un uomo. A lei piace ironizzare sulle sofferenze delle persone quindi?
7 Marzo 2022 alle 11:41
Noemi Alessi
Penso che i giornalisti abbiano una grande responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica, se essi assecondano, per fini sensazionalistici, credenze diffuse sul “troppo amore” dei persecutori, è anche loro la colpa se in questo paese non si riesce a cambiare mentalità e le donne continuano a subire violenza. Troppo spesso si fa passare per vittima chi invece perseguita, giustificando di fatto con un “troppo amore” reati gravi e gravissimi, sopraffazione, violenze e altro. Del resto anche le leggi italiane su queste faccende non aiutano molto le vittime, lasciandole spesso esposte ai loro persecutori. Inoltre nessuno si chiede se forse quest’uomo disturbato avrebbe bisogno di essere preso in carico dai servizi sociali? Aiutato in qualche modo? Ospitato in una casa famiglia? O ci vogliamo togliere il problema mettendogli un bel braccialetto elettronico, come fosse un cane? Ci stiamo sempre più abituando alla disumanizzazione (sempre più digitale-elettronica) a fare come se non avessimo più uno stato sociale, per il quale invece, continuiamo a pagare molte tasse. Vogliamo servizi sociali efficienti e umani, non digitali. Grazie
6 Marzo 2022 alle 18:08
Paolo Chillè
Esagerata, ironia , nel titolo c’è ironia
7 Marzo 2022 alle 8:58
Alessio Mocali
Si giusto non dovete fare informazione ma ironia , siete il vernacoliere? Giustificarsi con l’ironia che ultimamente è sempre l’ancora di salvezza, invece di scusarsi, questo dimostra una grande mancanza di responsabilità. sminuire gli interventi giusti di altre persone, cercando di farle passare per “esagerate “ , quando l’unica cosa esagerata e far credere che un molestatore recidivo e ossessivo sia “innamorato” , quando invece è solo potenzialmente molto pericoloso e nel migliore dei casi può recare danni psicologici alla persona perseguitata .
7 Marzo 2022 alle 11:40
Silvia
Buonasera
Non sono d’accordo sulla parola innamorato,
direi piuttosto ossessionato, malato, non rispettoso nei confronti dell’altra persona,
io l’avrei allontanato dall’isola per un periodo
con un percorso di riabilitazione sociale
Silvia
6 Marzo 2022 alle 13:39
Paolo Chillè
Esagerata, ironia , nel titolo c’è ironia.
7 Marzo 2022 alle 9:02