Ci scrivono e ci inviano anche le immagini i quattro ragazzi partiti per portare gli aiuti “elbani” al popolo ucraino fortemente provato dalla guerra. Alla guida di un instancabile Taras, in meno di 36 ore hanno raggiunto il confine polacco dove hanno incontrato altri volontari giunti da ogni parte d’Europa scaricando tutto quanto era stato raccolto.
Un uomo, polacco di nome Marco che ha vissuto 10 anni a Roma li ha aiutati, offrendo loro ospitalità, a poche centinaia di metri dal deposito dove hanno scaricato. “Si è impegnato in maniera incredibile,- hanno detto – per aiutare la macchina dei soccorsi, non solo ospitando i “nostri”, ma anche tutti gli autisti che giungono da altri paesi. Adesso, – chiudono i ragazzi – ci stiamo organizzando per tornare.